Trebisacce-01/06/2016: Olio e Tartufo opportunità da cogliere
Trebisacce:01/06/2016
Olio e Tartufo opportunità da cogliere
“Oro giallo e nero: Olio e Tartufo di Calabria”, è stato questo l’interessante e gustoso tema al centro dell’incontro, svoltosi nel pomeriggio del martedì 31 maggio, nell’Aula Magna dell’IIS Ipsia-ITI “Ezio Aletti” che lo ha organizzato in collaborazione con il distretto scolastico n.29, con le associazioni Olio di Calabria, Olivicola Cosentina, Tartufi & Tartufai, con il Comune e con il Club Unesco di Trebisacce. A porgere i saluti il dirigente scolastico dell’Ipsia Leonardo Viafora, il sindaco Franco Mundo, il Presidente del locale Club Unesco Franco Maurella. A coordinare i lavori Mirella Franco (docente di Lingua Inglese dell’Ipsia e collaboratrice del D.S.). Sono intervenuti: Massimino Magliocchi (Presidente dell’Op –Associazione l’Olivicola Cosentina e del Comitato Promotore della IGP Olio di Calabria), Nino Iannotta (già ricercatore del CRA-Oli Rende (CS), Massimiliano Pellegrino (Capo Panel CRA-OLI Rende (CS), Franco Tomaino (cercatore esperto tartufi), Teodoro Gigliotti (micologo), Marzio Blaiotta (Presidente del Consorzio di Bonifica), Mario Galima (Presidente Associazione Tartufi e Tartufai del Pollino e delle Serre), Luciano Greco (Dirigente ATP –Cosenza). Ancora presenti tra il pubblico la dirigente scolastica del Filangieri Domenica Franca Staffa, l’Ispettore Emerito Francesco Fusca, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “C. Alvaro” Laura Gioia, Guglielmo Arena (funzionario dell’atp di Cosenza), Arvia Vincenzo (socio fondatore del Club Unesco), Piero De Vita (vice preside dell’Ipsia e durante la serata impegnato a risolvere i piccoli problemi logistici che la diretta presenta), tantissimi docenti e studenti, ecc. Il Dirigente scolastico Leonardo Viafora, nel porgere i saluti ai presenti, ha ricordato le varie iniziative promosse dall’Ipsia e tutte tese a valorizzare le bellezze naturali ed enogastronomiche del territorio e viste come opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. In sintonia è intervenuto il primo cittadino Franco Mundo che ha sottolineato che trattasi di progetti innovativi che promuovono e valorizzano l’intero territorio. Franco Maurella, nel duplice ruolo di giornalista e Presidente Unesco, ha ricordato le varie iniziative su cui è impegnato l’Unesco come la settimana Des, l’acqua, codex di Rossano, Avaria, ecc. Per Massimino Magliocchi è necessario portare sui vari mercati i nostri prodotti di qualità per farli conoscere e per avere il giusto valore commerciale. Per Nino Iannotta il nostro è un olio di qualità e ci sono più di 20 varietà. L’accoppiata Olio – Tartufo è vincente, così come succede a Norcia. Ha spiegato che per certificare la qualità dell’olio bisogna tener conto del disciplinare (Dop-IGP) che prende in esame diversi elementi: Merceologici, Nutrizionali, Aspetti salutistici, organolettici, ecc. Ha spiegato ancora le varie cultivar e le differenze: Carolea, Cassanese, ecc. Massimiliano Pellegrino, nella sua qualità di responsabile del laboratorio di analisi sensoriale, ha comunicato che viene imbottigliato soltanto l’8% della produzione di Olio e che ad Asti il tartufo vale di più e sono riusciti a valorizzarlo. Bisognerebbe aggiungere sull’etichetta dell’Olio della Calabria “Fa bene alla salute”, ma ci vuole coraggio! E dobbiamo avere coraggio!. Franco Tomaino, esperto cercatore di tartufi, ha spiegato che i nostri uliveti producono tartufi. La nostra terra, Alto Ionio Nord e Pollino, è ricca di questo fungo e per trovarlo bisogna leggere i messaggi della natura. Il cane è fondamentale. Per Teodoro Gigliotti trovare il tartufo non è facile e intanto bisogna avere un cane. Vi sono vari tipi di tartufo, il diamante della cucina. Alcuni cacciatori con la scusa della selvaggina venivano qui a trovare tartufi che poi vendevano ad Alba ad un prezzo interessante, ma erano tartufi della Calabria. Il tartufo è un fungo Simbionte, cioè si lega con la pianta. Sono nove le varietà di tartufo messi in commercio. Gli animali, ha spiegato, mangiano il tartufo e poi attraverso le feci seminano le spore e così ricrescono i tartufi. Dal 1° di giugno e fino al 30 di novembre si trova lo Scorzone. Occorre però un corso di preparazione per il rilascio del tesserino e relativo versamento annuale, ecc. e poi chi trova la famosa “Mosca del Tartufo” trova il Tartufo. Marzio Blaiotta sta sperimentando l’olio spalmabile presso un’azienda della Piana di Sibari in collaborazione con l’Unical e sono quasi pronti per la produzione e commercializzazione. Per Luciano Greco tra i prodotti di Calabria il tartufo è e rappresenta una grande risorsa. E’ importante discuterne nelle scuole. Occorre mettere in rete l’olio, il tartufo, l’agrume, il mare, ecc. Ciò è una potenzialità del territorio e rappresenta una possibilità di sviluppo e non solo per i produttori, ma anche per i partner e se il prodotto viene acquistato da noi per poi venderlo altrove, pur essendo prodotto di Calabria, allora è necessario puntare sulla commercializzazione. La scuola con l’alternanza scuola/lavoro può fare molto nel costruire percorsi nuovi e la nostra regione può farcela. Noi dobbiamo aiutare i nostri giovani a superare i luoghi comuni, della ricerca del posto fisso e del concorso, ma si devono mettere in discussione e mettersi in rete. E in rete significa aiutarsi vicendevolmente. A loro, poi, la scelta di lavorare in regione o altrove. Ora un ricco buffet preparato nell’atrio della scuola aspetta i convenuti che potranno deliziarsi con portate a base di Tartufo. Insomma la serata è stata informativa ed è stato colto il messaggio che è ora il momento giusto per salire sul treno delle opportunità. E intanto che ognuno comincia ad assaggiare, portandosi presso il buffet (preparato con cura e professionalità dallo Chef. Mimmo Guarino e supportato da Mimmo Rosselli-Pasquale Basile, Anna Franca Parise, Gaetano Rotondaro,ecc.) qualche tortina, un dolce, ecc., la musica del Complesso “Aletti” accompagna i numerosi ospiti. Eccovi i musicisti: Alla chitarra battente (il Prof. Morrone Angelo), alla batteria (Galluzzi Rosa Maria), al tamburello (Troiano Carmela), alla fisarmonica (Scillone Francesco), alla chitarra (Lumare Raffaele), Voci di Benvenuto Silvia e Paladino Lucia. In tutto questo contesto, comunque, non potevano passare inosservati alcuni pannelli (foto), realizzati dai docenti di sostegno (Noia, Arvia), posti sulle pareti dedicati agli alunni Bes che dicono in silenzio, ma in modo incisivo e penetrante: “Noi docenti ci mettiamo il cuore”.
Franco Lofrano