Amendolara-24/06/2017 : La parola che resiste
Amendolara:24/06/2017
La parola che resiste
La parola che resiste è il libro, fresco di stampa, di Salvatore La Moglie, 62 pagine, edito dalla Aletti Editore, con il progetto grafico di Valentina Meola, disponibile in e-book, che l’autore dedica alla sorella Silvana che gli ha insegnato a resistere. Salvatore La Moglie, classe 1958, originario di Lauropoli, vive ad Amendolara (CS) con la sua Patrizia e insegna Italiano e Storia presso l’I.T.S. Filangieri di Trebisacce. Lo studio personale di Salvatore La Moglie si presenta stracolmo di libri e pieno di riconoscimenti importanti: Finalista primo classificato per la sezione saggio inedito al 2° Premio Internazionale Salvatore Quasimodo-(2017), Finalista secondo classificato per il racconto inedito al Premio Internazionale Kerouac (Morano Calabro-2016), Attestato di Poeta Federiciano-VIII concorso Internazionale di poesia inedita “Il Federiciano 2016”, tanto per citarne qualcuno. Attualmente continua a scrivere testi narrativi e poetici e i suoi saggi vengono pubblicati anche sul mensile dell’Alto Jonio “La Palestra”, diretto dal giornalista Francesco Maria Lofrano. In questo libro è necessario immaginare l’autore che in preda della sua passione per la poesia anche di notte all’improvviso si alza e scrive di getto ciò che la sua produttiva mente ha elaborato in quel momento, frutto di riflessioni e meditazioni che esplodono e che occorre fermare con l’inchiostro mentre la mente continua la sua produzione immateriale di sensazioni ed emozioni. Conosce a memoria i testi di poeti consegnati alla storia della letteratura ed è pensabile che qualche “seme” lo abbia contagiato e che anche Salvatore La Moglie è destinato ad entrare nell’Olimpo degli immortali. Poco più di 50 poesie che ci regalano valori, pensieri, attualità, esperienze maturate dall’autore. In “Non mi sono arreso” scrive: In un mondo/così globalizzato/ti senti un po’/spiazzato e anche/inadeguato e/scrivere versi/appare un esercizio/inutile e sempre/più sbagliato/quasi un peccato. / Eppure non mi/sono arreso né mi/ sono rassegnato. – In questi versi è racchiuso il concetto di resistere e la capacità-volontà di farlo, a prescindere. Vuole essere anche un messaggio educativo per la vita di ognuno che presenta anche avversità e per il futuro dei giovani che devono impegnarsi e imporsi. E così continua il viaggio di chi legge il libro tra una poesia e l’altra, tra un pensiero condiviso o rifiutato, tra una posizione di pessimista o di ottimista. Ogni lettore può rivedersi in questo libro e nutrire il proprio spirito come l’arte poetica sa fare.
Franco Lofrano