Francavilla Marittima-18/01/2012:FRANCAVILLA UNA BRUTTA STORIA DI VIOLENZA TRA DUE CONVIVENTI MAROCCHINI. PROCESSO RINVIATO AL 13 GIUGNO.
FRANCAVILLA UNA BRUTTA STORIA DI VIOLENZA TRA DUE CONVIVENTI MAROCCHINI. PROCESSO RINVIATO AL 13 GIUGNO.
Il Tribunale del Pollino si sta occupando di una brutta storia di violenza tra due giovani conviventi di nazionalità marocchina. Il processo fissato per l’11 gennaio scorso, per mancata notifica alla parte lesa, è stato rinviato al 13 giugno prossimo. Lui, tale A.F. di anni 35, residente a Villapiana , e lei, M.H. di anni 19 residente a Trebisacce. I due hanno iniziato la loro convivenza nel 2007 nel comune di Francavilla Marittima dove pare abbia avuto inizio, sin da primi giorni, questa tremenda ed agghiacciante storia intrecciata da terribili atti punitivi. Per A.F. la “compagna” era considerata una schiava che doveva stare in casa e che ogni tipo di violenza gli era consentito. La giovane donna, all’epoca dell’inizio di questa brutta storia, era appena quindicenne, e pare che i suoi genitori, resosi conti negli anni che quel “matrimonio combinato” era diventato un vero e proprio inferno per la giovane figlia, abbiano informato i Carabinieri che hanno tenuto sotto controllo l’energumeno. Ovviamente del fatto ne era a conoscenza anche la Procura di Castrovillari. In occasione di uno dei tanti atti di violenza la giovane donna ha avuto il coraggio di allontanarsi da casa e di rifugiandosi presso l’Associazione di volontariato Onlus- Casa Betania di Castrovillari. Questo atto di insubordinazione ha rappresentato per A.F. una sfida alla quale avrebbe risposto con “atti idonei diretti in modo non equivoco, a rientrare presso la loro abitazione. Caso contrario, le avrebbe tagliato le vene delle gambe”. A questo punto il PM Larissa Catella, letto il verbale dei Carabinieri, ha chiesto subito il rinvio a giudizio e il Gip Cataldo Carmine Collazzo ha disposto l’udienza preliminare che, per l’appunto, ha avuto luogo ieri 11 gennaio 2012. Nella richiesta di rinvio a giudizio il PM ha prefigurato il reato riferibile all’art.572 del codice penale, ovvero “ maltrattamenti in famiglia”. Difensore dell’autore di questo reato particolarmente scabroso e odioso, è il professore Giovanni Brandi Cordasco Salmena di Francavilla che nella prossima udienza dovrà controbattere alla parte lesa. Intanto la ragazza è uscita dalla Casa Betania e si è rifugiata dai genitori che risiedono a Trebisacce. Mentre A.F. è libero e non potrà avvicinarsi all’abitazione di lei.
12 gennaio 2012. Alessandro Alfano