Cassano Ionio-11/03/2012:La bussola – comunicato 2 / Un problema sociale

La bussola – comunicato 2 / Un problema sociale

 

Riprendiamo il discorso da dove avevamo finito: pensare al bene dei molti per ottenere il bene dei singoli. Quella che abbiamo lanciato l’altra volta era una provocazione su cui lavorare, un nuovo modo di fare politica per lavorare sulle idee. Il nostro messaggio politico, da quanto emerge dal dibattito, sembra essere stato recepito: bisogna guardare alle idee e ad una nuova politica.  Il passo avanti che vogliamo fare è un altro. Dopo aver posto l’acqua come elemento unificante del nostro territorio, sia nella sua forma costruttiva che distruttiva, crediamo che sia necessario lavorare ad un progetto di  sviluppo di cui si facciano portatrici anche e soprattutto le istituzioni. In questi anni l’amministrazione Gallo ha lavorato soprattutto alle infrastrutture, ora è il momento di lavorare, con maggiore forza, ad una politica di coesione sociale, di crescita sociale, da raggiungere attraverso l’utilizzo delle ricchezze naturali di cui il territorio è dotato. Le istituzioni devono indirizzare, fare formazione, determinare la crescita delle risorse umane che gestiranno, in rete e/o in filiera le  infrastrutture. Indirizzo e formazione che permettano, successivamente, alle persone di immettersi nel mondo del lavoro, per essere fonte di ulteriore sviluppo ed evitare migrazioni di massa verso altre regioni di Italia o di Europa.

Tutto quello di cui abbiamo parlato nella scorsa comunicazione è collegato all’acqua (Grotte, Villaggi, Fontane, Terme, Scavi, Agricoltura, Sorgenti, Marina/Laghi di Sibari, Foce del Crati / dell’Eiano) e deve essere inserito in un circuito turistico, in un circuito enogastronomico, in circuiti settoriali specifici per creare lavoro. Il compito attuale delle istituzioni è: permettere alle persone di acquisire delle professionalità adatte a sfruttare le potenzialità territoriali, farle proprie, e, ad un certo punto, lasciarle crescere, senza soffocarle. Il perseguimento di questi obiettivi può portare sicuramente a una qualificazione dei giovani, ad una  eventuale riqualificazione delle persone che hanno perduto il proprio lavoro. Noi abbiamo un sogno ma non vendiamo fumo: diffidate da chi vi offre un lavoro bello e pronto. È davvero difficile. Chiedete, invece, progetti realizzabili e non chimere mitologiche che esistono solo nelle favole.

 

La Bussola

Elisabetta Rango – Presidente

Andrea Selvaggi – Responsabile dell’assemblea