Morano Calabro-13/03/2012:Domenica 18 marzo APRUSTUM all’ Auditorium Comunale di Morano Calabro con lo spettacolo “MARGARITA E IL GALLO”
COMUNICATO STAMPA
Domenica 18 marzo APRUSTUM all’ Auditorium Comunale di Morano Calabro con lo spettacolo “MARGARITA E IL GALLO”
A TEATROMUSICA la commedia rinascimentale in tre atti scritta da Edoardo Erba
MORANO CALABRO – Dopo il grande successo di “’O Scarfalietto”, dal genio di Eduardo Scarpetta, portato in scena con brillantezza e bravura dai padroni di casa de L’Allegra Ribalta tocca ora alla compagnia castrovillarese Aprustum calcare il palcoscenico dell’Auditorium comunale con la commedia “Margarita e il gallo” di Edoardo Erba. Lo spettacolo, inserito nel cartellone della Rassegna TeatroMusica, ideata e organizzata dalla Compagnia L’Allegra Ribalta, presieduta da Massimo Celiberto, sotto la direzione artistica di Franco Guaragna, è previsto per domenica 18 marzo con inizio alle 18,30. “Margarita e il gallo” è un’esilarante ed erotica storia di incantesimi ed inganni, scritta da Edoardo Erba, tra i più apprezzati autori contemporanei, i cui i testi sono tradotti e rappresentati in tutto il mondo. Divisa in tre atti è il coinvolgente, piccante ed imprevedibile, specchio della società rinascimentale, così lontana nei secoli eppure così simile alla nostra, per modus vivendi. Nella messinscena di Aprustum la regia è curata sapientemente da Casimiro Gatto, mentre a dar vita alla vicenda sulla scena, c’è un quintetto di attori bravi ed affiatati: Fedele Battipede, Luigi Grisolia, Rosanna Guaragna, Alessandro Laitano e Mariella Pudia. Le scenografie sono curate da Andrea Magnelli, e i costumi dalla Sartoria teatrale Catia Mancini e da Petra Zaskolna. Una sorta di “proposta indecente” cinquecentesca che diventa una vera e propria partitura teatrale tutta meditata e giocata in funzione dell’attore. La trama ruota attorno allo spregiudicato progetto di Annibale Guenzi, tipografo fiorentino, di concedere le virtù della moglie Bianca al Visconte Morello, famigerato “gallo” della zona con la perversione dei piaceri del corpo da…tergo, pur di ottenere lavoro a corte. Questo maldestro intendimento s’infrange tuttavia contro l’indisponibilità della donna corsa al capezzale della madre improvvisamente ammorbata. La vena truffaldina dell’uomo non si piega e decide di sostituire la consorte con Margarita, la servetta lombarda appena assunta. Questa, rozza ma sveglia, dopo aver compreso il prezzo che dovrà pagare, e grazie alla parentela “magica” con la madre (la strega del paese), con un atto di stregoneria inscena un paradossale scambio d’identità tra lei e il tipografo che l’aiuterà a mettersi in salvo dalle manovre di Annibale e da quelle ben più pericolose del ruspante Visconte Morello. Con “Margarita e il gallo” Edoardo Erba ricrea stile e situazioni della commedia degli equivoci tipicamente cinquecentesca, proponendo una macchina testuale a sorpresa, intessuta di gusto parodistico che fotografa il rapporto tra i sessi in modo attuale e incisivo, disegnando caratteri puntigliosamente costruiti. Pur venato da trame boccaccesche, lo spettacolo si mantiene costantemente all’interno del decoro linguistico e del gustoso doppio gioco, immergendo lo spettatore in un’atmosfera d’ironia acuta e divertente e, anche quando la matassa si avviluppa e la scena assume i colori oscuri ed inquietanti del rito magico si ha la sensazione che lo spettacolo possa deflagrare in aperta farsa.
DOMENICO DONATO
Per l’Ufficio Stampa di TEATROMUSICA