Trebisacce-20/04/2012:L’INSEGNAMENTO DI GAETANO FILANGIERI ( di Giulio Burgo)

L’INSEGNAMENTO DI GAETANO FILANGIERI ( di

Giulio Burgo

Giulio Burgo)

 

 

 

Tra gli scaffali della nostra libreria è custodita anche la pubblicazione del 1986 dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Gaetano Filangieri” dal titolo: “Una scuola- oggi- Intitolazione- Storia e Realtà socio-culturale”.

La Premessa è dell’emerito Preside Franco Blaiotta; la breve storia dell’Istituto del Prof. Giuseppe La Polla (già alunno dell’Istituto).

Franco Blaiotta scrive: “Questo breve lavoro, coordinato d’intesa con il Prof.Antonino Viscuso, che sentitamente ringraziamo, è dedicato ai giovani dell’Istituto, con la speranza che le idealità del Filangieri siano di sprone al loro impegno civile per un mondo più libero e giusto”.

E ai giovani studenti che oggi frequentano l’ITCG di Trebisacce ci piace ricordare alcune “regole” di vita di Gaetano Filangieri riportate nella pubblicazione e che possono essere valide anche oggi.

“ Vi è un tribunale che esiste in ciascheduna Nazione che è più forte dei magistrati e delle leggi, dei ministri e dei re; che può essere pervertito dalle cattive leggi, corretto, reso giusto dalle buone, ma che non può, né dalle une né dalle altre, essere contrastato e dominato. Questo Tribunale ci dimostra che la sovranità è costantemente e realmente nel popolo, malgrado qualunque deposito che ne abbia fatto tra le mani di un Senato, o d’un re: questo tribunale, io dico, è quello dell’opinione pubblica”.

“ Fuggite chi non conosce altro sprone che l’interesse, né altro freno che il timore; disprezzate gli applausi effimeri del volgo e le riconoscenze mercenarie dei grandi; le minacce della persecuzione e le derisioni dell’ignoranza; istruite con coraggio i vostri fratelli e difendete con libertà i loro diritti”.

“E’ dovere di contribuire, per quanto ciascheduno può, al bene della società alla quale appartiene, ed il diritto, che ne dipende, è quello che manifestano alla società stessa le proprie idee che crede conducenti o a diminuire i suoi mali, o a moltiplicare i suoi beni”.

“La libertà della stampa è di sua natura fondata sopra un diritto che non si può né perdere né alienare finchè si appartiene ad una società; che è superiore ed anteriore a tutte le leggi perché dipende da quella che le abbraccia tutte e tutte le precede; che la violenza distrugge, ma che la ragione e la giustizia difendono”.

“Uomini imbecilli e vani, fino a quando i pregiudizi della vostra educazione resisteranno agli urti continui dei lumi del secolo? Fino a quando seguirete a guardare con tanta prevenzione un potere che vi rende odiosi al popolo? Infelici che non conoscono i loro veri interessi, ostinati che vogliono sempre tenere chiuse le pupille alla luce del vero e stretto il cuore ai più soavi ed irresistibili inviti del bene”.

“Alcune verità che sono nell’obbligo d’illustrare mi richiameranno delle persecuzioni e delle sciagure. Io sono sicuro di questo pericolo, ma mi vergognerei di prevenirlo col silenzio.

La verità è una e non si può barattare con un compromesso utilitaristico”.

Cosa dice ai giovani di oggi il pensiero di Gaetano Filangieri?

Certo, si ripeterà: O tempora, o mores! O tempi, o costumi!

Ma non è consentita la rassegnazione alla decadenza dei costumi di oggi.

GIULIO BURGO