Tolleranza zero verso l’abusivismo. Questo chiede l’associazione degli operatori economici di Trebisacce.
Non è ammissibile che delle bancarelle ostruiscano parzialmente e pericolosamente la curva d’accesso all’ex Pronto Soccorso del Guido Chidichimo, attualmente comunque sede del Punto di Primo Intervento. E’ un pericolo, un abuso ed un oltraggio morale verso una struttura sanitaria che è stata un punto di riferimento importante per l’alto jonio. Ma ormai da anni il degrado e l’anarchia commerciali regnano nel nostro paese. Nell’atrio dell’ex ospedale esiste da anni una bancarella a “sede fissa”, nella massima omertà generalizzata. Come da anni venditori di accessori per auto, tappeti, biancheria, soprammobili, frutta e verdura, bigiotteria e “quant’altro”, stazionano più o meno sempre nelle stesse postazioni, le migliori di Trebisacce, in totale spregio di ogni sistema di convivenza civile e di rispetto delle regole. Le aiuole del nostro glorioso lungomare sono state calpestate ed occupate da bancarelle nella più totale indifferenza. Con i gruppi elettrogeni alimentati a benzina questi irregolari hanno reso irrespirabili le passeggiate serali dei nostri bambini, e con i loro allacci abusivi alla rete dell’illuminazione pubblica, hanno recato gravissimo pericolo per se e per i i propri clienti, peraltro responsabili di acquisto incauto, nonchè un danno economico alla bolletta del comune. La festa di San Rocco, è stata definita da alcuni, in maniera che noi non condividiamo, San Ma-Rocco, per lo scempio perpretato dall’eccessiva e massiccia presenza di gruppi di immigrati, in gran parte clandestini. Il territorio del nostro paese è stato terra franca, dove costoro hanno urinato e defecato anche davanti alle case, cucinando, sporcando e distruggendo arredo urbano e verde pubblico. A fronte di tutto ciò, l’occupazione del suolo pubblico, come è stata gestita? Noi non lo abbiamo potuto sapere. Il mercato mensile iperdimensionato e pieno di abusivi, porta via i capitali dell’alto jonio, lasciando in cambio un macello ambientale. I cittadini di Trebisacce sono soggetti a multe se non praticano la differenziata, mentre i forestieri possono beatamente violentarci il territorio. Gli immigrati, concentrati in grandi condomini, non praticano la differenziata. Noi proponiamo di contattarli, fare delle riunioni, spiegargli il problema e sensibilizzarli al rispetto dell’ambiente, onde integrarsi positivamente nella nostra cittadina. Siamo contrari ad ogni forma di razzismo o discriminazione. Ma l’anarchia deve finire. Il sindaco, avv. Franco Mundo, si è impegnato ad eradicare la malapiaga dell’abusivismo, e noi siamo certi che applicherà con rigore le misure necessarie al ripristino della sovranità territoriale sul nostro paese. Sappiamo che ci vorrà un pò di tempo, ma bisogna cominciare. Noi ci impegneremo a vigilare e segnalare, collaborando con le istituzioni, invitando tutte le altre forze del territorio, sensibili a queste tematiche, a fare altrettanto, senza reticenze ed omertà, affinche i cittadini di Trebisacce ritrovino l’orgoglio e la dignità dell’appartenenza alla propria terra.
Walter Astorino – presidente assopec