Trebisacce-26/05/2012: Il tenore Maestro Francesco Anile:una voce,una storia (di Raffaele Burgo)

UNA VOCE, UNA STORIA

 

 

Il nostro territorio ha sempre espresso grandi talenti in ogni settore della vita sociale: dallo sport, alla musica, dalla pittura alla letteratura e tutti hanno lasciato un segno indelebile in ognuno di noi.

 

Ma, siamo certi, che il talento di cui parleremo in questa sede saprà regalare per sempre emozioni profonde, così come ha fatto fino ad oggi in ogni parte del mondo.

 

Parliamo del tenore Maestro Francesco Anile, figlio della nostra terra di Calabria che, grazie alla sua immensa professionalità ed alle sue straordinarie capacità, è riuscito, riesce e riuscirà a far capire cosa vuol dire salire su un palcoscenico e trasmettere emozioni profonde a coloro che lo ascoltano.

 

Si è diplomato in Clarinetto nell’ 85 e nell’89 in Canto con il massimo dei voti al Conservatorio “F. Cilea” di Reggio  Calabria.

 

Successivamente, si è perfezionato con il Baritono Aldo Protti a Cremona, e in seguito al cambio di vocalità da Baritono a Tenore, è stato seguito dal Tenore Ottavio Taddei a Firenze.

 

Nel 2001 ha seguito i corsi di alto perfezionamento del “Verdi Opera Festival” di Parma tenuti da Renata Scotto e Maja Sunara. Più volte premiato con attestati, segnalazioni e  riconoscimenti, quale finalista in prestigiosi Concorsi Nazionali e Internazionali.

 

Dal 1999 ha iniziato la carriera nei maggiori teatri d’Europa e del Mondo, Tokio, Seoul, Teatro nazionale dell’opera di Zagabria, Lubiana, Malta, Cairo, Daegu, Otzu, Jerevan, Stadtische Theater Chemnitz (Germania). Da anni è presente, in ruoli principali, anche nei cartelloni dei più prestigiosi Teatri italiani, La Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Teatro del Giglio, Comunale di Bologna, “Terme di Caracalla-Teatro dell’Opera di Roma” Teatro Lirico di Cagliari, Sociale di Como, Teatro D. Alighieri di Ravenna. Grande di Brescia, Ponchielli di Cremona, Fraschini di Pavia, Filarmonico di Verona, Teatro Bellini di Catania.

 

Nel 2011 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano in Cavalleria Rusticana. Successivamente è stato impegnato al Maggio Musicale Fiorentino in Manon Lescaut.

 

Nella sua attività è stato diretto da grandissimi Maestri quali Daniel Harding, Bruno Bartoletti, Nello Santi, Massimo Pradella, Donato Renzetti, Daniele Callegari, Renato Palumbo, Niksa Bareza, Maurizio Arena, Loris Voltolini, Gianluca Marcianò, Stefano Ranzani Maurizio Benini, Pietro Mianiti, Antonio Pirolli, Gianpaolo Bisanti, M. Letonja e da illustri registi come  Franco Zeffirelli, Roberto De Simone, Mario Martone, Gianfranco de Bosio, Graham Vick,  Olivier Tambosi, Pierpaolo Pacini, Federico Tiezzi, Plamen Kartalof, Henning Brockhaus, Pierfrancesco Maestrini, Aldo Tarabella,  Lorenzo Mariani.

 

La musica è sempre capace di trasmettere sensazioni ed emozioni; ha fatto sbocciare amori, ha fatto nascere amicizie, ma è stata capace di fare ciò soltanto quando è stata fatta con la voce del cuore.

 

Oggi molti artisti cantano, ma sono pochi coloro i quali lo fanno realmente con l’animo.

 

Tra questi c’è il Maestro Francesco Anile, la cui voce sembra venire da un’altra dimensione, quella interiore, dalla quale scaturiscono sogni, speranze, bellezza, soavità, potenza.

 

Sentirlo cantare fa venire i brividi, proprio perché ci si rende conto che ci troviamo di fronte una persona meravigliosa, con valori etici eccezionali e, nello stesso tempo, con una voce incredibile, che riesce a farti chiudere gli occhi e ti trasporta in un mondo stupendo, fatto di melodia paradisiaca, nel rispetto della tecnica e, soprattutto, del cuore.

 

Non esageriamo dicendo che la musica di Francesco arriva all’anima ed è una sua componente sana.

 

Oltre alle sua enormi qualità artistiche, il Maestro Anile si distingue per la sua semplicità, modestia ed umiltà e per la moralità che ne fanno un esempio per moltissimi giovani, che si perdono nei meandri della solitudine e della disgregazione dei princìpi.

 

Quando inizia a cantare puoi notare dai suoi occhi che si immerge in un mondo tutto suo, si isola da tutti immedesimandosi nella interpretazione, diventando tutt’uno con la canzone e con la musica: voce, cuore, animo, melodia diventano una cosa sola e chi l’ascolta non sente più niente attorno a sé.

 

Il Maestro Anile ci ha trasmesso un messaggio importante: siamo nell’epoca della comunicazione, e mai come oggi ci accorgiamo come sia complicato comunicare, infatti è necessario conoscere le lingue, gli strumenti, la tecnologia, ma la vera storia degli uomini non si può leggere senza l’amore e lui ha sempre ascoltato il suo cuore e grazie a questo è rimasto se stesso, con i suoi valori, con la sua passione, con la sua semplicità.

 

 

Nella sua vita si è sempre impegnato, e continua a farlo strenuamente, per raggiungere mete, senza mai chiedere niente a nessuno, dimostrando che “quisquis fortunae suae faber est” (ciascuno è il facitore della propria fortuna, cioè del proprio futuro).

 

La personalità autentica di una persona si costruisce anche attorno ad alcuni “no” e il primo di questi è il “no” alla doppiezza; ebbene, il Maestro l’ha detto questo “no”, alla mediocrità, ai compromessi inutili e sterili, restando sempre quello di sempre: umile, sensibile, determinato.

 

Quando canta è come avere uno schermo cinematografico davanti, sul quale le parole diventano immagini e la sua voce diventa sensazione dolce e sublime. Al termine delle sue splendide interpretazioni è come se fossimo stati realmente rapiti da un trasporto emotivo che in quegli attimi ci fa dimenticare qualunque altra cosa.

 

Ed allora, questo grande personaggio di provincia, della nostra sana provincia, ci ha insegnato che tutti abbiamo il dovere di sognare, di pretendere da noi stessi il sogno, di caricare di sogno il nostro oggi, perché diventi ragione del domani che vogliamo.

 

Noi non possiamo che augurare al Maestro Francesco Anile ancora innumerevoli successi, in quanto li merita ampiamente per tutto quello che ha dato, dà e continuerà a dare alla musica lirica e alla nostra Regione.

 

RAFFAELE BURGO