Trebisacce-26/05/2012:ALL’UNITRE-ETA’ SERENA PRESENTAZIONE DEL LBRO IL TEATRO COMICO DI FRANCESCO MANGONE
ALL’UNITRE-ETA’ SERENA PRESENTAZIONE DEL LBRO IL TEATRO COMICO DI FRANCESCO MANGONE
IL 22 maggio u.s. si è svolta una serata all’insegna della cultura presso la sede delle Associazioni di volontariato UNITRE’-ETA’ SERENA di Trebisacce. Il prof. Francesco Mangone, ha presentato una pubblicazione “ il teatro comico testi degli anni ’50 e ‘60” contenente tre opere teatrali con trama di tipo farsesco e dai toni paradossali: le prime due in vernacolo, la terza in lingua italiana. Per la verità, queste opere fanno parte degli scritti giovanili dell’autore e raccontano vicende ambientate negli anni ‘50 e ’60 del secolo scorso. La serata, che vantava numerosa presenza di iscritti alle associazioni e non solo, ha visto anche la partecipazione del neo eletto Sindaco di Trebisacce avv. Franco Mundo e dei consiglieri comunali Katia Capraro, Caterina Violante e Andrea Petta. I lavori sono stati coordinati dal prof. Pietro Aino presidente dell’associazione UNITRE’ che ha ringraziato tutti i presenti, anche a nome della presidente dell’ETA’ SERENA Bice Calvosa, ha brevemente illustrato l’opera ed ha presentato i relatori che l’hanno magistralmente commentata sotto l’aspetto storico, linguistico culturale, socio economico, politico ed antropologico. Ha aperto i lavori Filippo Garreffa, cantore e geloso custode della memoria storico-linguistica di Trebisacce che ha letto da par suo vari brani nella lingua che più ama: il dialetto trebisaccese. Nella prima opera, “La beffa” viene raccontata la storia di due giovani fidanzati, ostacolati dal padre di lei che gli preferisce un altro giovane che la ragazza non ama, solo perché è un benestante proprietario terriero; i due innamorati saranno così costretti ad inventarsi un ricco zio americano di lui, in realtà uno squattrinato, che possa far finalmente trionfare il loro amore. Subito dopo, tocca relazionare al prof. Piero De vita, esperto di linguistica, docente di lettere presso l’istituto tecnico professionale di Trebisacce, direttore del Museo “L. Noia” e presidente dell’associazione “L’albero della memoria” che da anni porta avanti un intelligente ed instancabile opera di recupero della nostra memoria storica. Piero De Vita tratta della ricchezza e dell’espressività comunicativa senza limiti della lingua dialettale, specialmente questa della zona alto Jonio-bassa Lucania, rispetto alle regole e gli schemi della lingua italiana; tratta, inoltre, delle forti contraddizioni ideologiche di quegli anni. Tocca poi a Giuseppe Carbonara, studente in legge, membro dell’associazione “passaggi” che tratta dell’evoluzione sociale e del boom economico che caratterizzarono quegli anni, l’abbandono delle campagne, l’emigrazione e l’industrializzazione. Dopo è la volta del dott. Giuseppe Francesco D’elia, studioso di antropologia culturale, esperto di arte visiva e fotografica, con all’attivo numerose mostre fotografiche; la sua relazione si sofferma sul valore culturale dell’espressione dialettale, parla del significato del teatro popolare ed esprime un’analisi sulle vicende delle opere, sulla comicità e sui costumi del tempo. Prende poi la parola il Sindaco Franco Mundo che saluta e ringrazia l’associazionismo, auspicando nuove ed altre proficue manifestazioni culturali. Chiude i lavori l’autore del libro, Francesco Mangone, soddisfatto e un po’ commosso, ringrazia tutti, legge in maniera magistrale un brano dell’ultima opera in lingua italiana: “D.C. ci vuole così”…. infine parla del significato del teatro come radice culturale del mondo occidentale, ristabilendo il legame con la cultura greca antica e mediterranea e dando al teatro un grande valore, inteso come luogo straordinario di aggregazione e comunicazione.
Granata Antonio
Associato UNITRE-ETA’ SERENA