Trebisacce-27/05/2012: Il Sindaco Franco Mundo riapre il dialogo con il vertice Asp sulla questione Ospedale
Trebisacce:27/05/2012
Il sindaco Franco Mundo ha assunto formale impegno a riaprire il dialogo con la Regione in merito alla questione Ospedale “G. Chidichimo”. Lo ha annunciato durante il primo consiglio di insediamento aggiungendo anche che a breve promuoverà un incontro con il direttore provinciale Asp, Scarpelli, con il presidente della regione Scopelliti e con le associazioni di categoria, culturali, di volontariato, di promozione sociale allo scopo di poter avere delle risposte adeguate di immediato intervento per poter garantire alla popolazione dell’Alto Jonio almeno una prima assistenza adeguata. In fondo il Sindaco invitando al prossimo incontro le associazioni,riconosce il ruolo svolto dai cittadini all’epoca del blocco stradale e del valido contributo dato come protesta contro la chiusura dell’Ospedale previsto dal piano di rientro e mai accettato e digerito. Questi cittadini ancora oggi non demordono e aspettano delle decisioni adeguate, un progetto istituzionale valido per avere almeno un Capt (da molti cittadini definito “Ospizio”) rispondente alle molteplici esigenze sanitarie di un territorio emarginato. E’ forte e corale il pensiero dei cittadini che ritengono la chiusura dell’ospedale un fatto discriminatorio regionale e quasi una disattenzione scientifica verso il territorio e l’Alto Jonio in particolare, al punto da pensare alla secessione e non solo come fatto provocatorio. I cittadini sono stanchi di cumulare notizie sulla morte di persone colte da infarto a causa del cessato servizio Utic. In presenza dell’Utic probabilmente i sanitari del 118 non avrebbero dovuto trasferire il paziente a Rossano e lo avrebbero curato in sede e in questo caso si è certi che il bilancio negativo dei morti sarebbe stato meno funesto. Non è possibile per i cittadini parlare sempre di diritti lesi per la tutela della salute. Ma anche recentemente il piano di riorganizzazione messo in campo dall’Asp provinciale non accontenta i cittadini che leggono solo tagli e non un piano reale di razionalizzazione. Le Case della Salute (Capt) com’è il destino toccato al “G. Chidichimo” avrebbero dovuto essere 6 e non 4 come indicate dal direttore Scarpelli. A quanto pare rientrano Lungro, Trebisacce, Cariati e Praia e restano fuori San Marco Argentano e Mormanno. La situazione grave riguarda l’alto jonio dove non si è tenuto conto del rapporto popolazione e posti letto per pazienti che presentano patologie acute. Con i posti in meno che si registrano a vari livelli ne consegue un intasamento negli altri ospedali di Corigliano e Rossano che non possono smaltire tutte le richieste di intervento. Da qui la necessità che si registra per il paziente di pensare ad un ricovero presso ospedali di altre regioni che con l’emigrazione forzata non si aiuterà di certo la politica di bilancio regionale. Tante risorse da interne spiccheranno il volo verso altre Asp e con ulteriore disagi per il paziente, per i familiari e per la popolazione tutta. La popolazione, quindi, invoca garanzie per l’emergenza-urgenza e l’attuale PPI (punto di primo intervento) non è attrezzato per fare miracoli e allora ci si augura che il prossimo tavolo delle trattative voluto e annunciato dal primo cittadino possa dare qualche risposta di mediazione utile al territorio.
Franco Lofrano