Trebisacce-28/05/2012:RIUNIONE TECNICO-OPERATIVA SUL RISCHIO SISMICO NELL’AREA DEL POLLINO. IL C.O.M. DI TREBISACCE A CASTROVILLARI.

RIUNIONE TECNICO-OPERATIVA SUL RISCHIO SISMICO NELL’AREA DEL POLLINO.

IL C.O.M. DI TREBISACCE A CASTROVILLARI.

 

 

A seguito della scossa di terremoto, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì, di magnitudo 4.3 Richter, alle pendici del versante meridionale del Pollino, tra Morano Calabro e Castrovillari, è stata convocata dalla Regione Calabria – Settore Protezione Civile una riunione tecnico-operativa sul rischio sismico che si terrà, martedì 29 maggio 2012 alle ore 10:30, presso il Protoconvento di Castrovillari. Alla riunione parteciperanno oltre al Personale del Settore Protezione Civile Regionale anche i Sindaci, i Responsabili degli Uffici Comunali di Protezione Civile, i Responsabili degli Uffici Tecnici e i Comandi di Polizia Locale. Per il Comune di Trebisacce, invitato in quanto lo stesso è sede del C.O.M. Centro Operativo Misto di Protezione Civile, parteciperà l’Assessore Comunale con delega alla Protezione Civile Dr. Dino Vitola  che sarà accompagnato dall’Associazione Volontari Protezione Civile di Trebisacce che, lo ricordiamo, presidia e gestisce, in collaborazione con il Comune di Trebisacce, il C.O.M. n. 2. Scopo della riunione è quello di sensibilizzare  istituzioni e cittadini sul rischio sismico, senza troppi allarmismi, in quanto non si è in grado di sapere preventivamente se e quando ci sarà una scossa più forte. Le istituzioni, hanno il compito di preparare e predisporre tutto il Sistema di Protezione Civile ad effettuare il problema di eventuali emergenze. Ovviamente si devono sensibilizzare i cittadini a prepararsi a eventuali scosse e ad adottare comportamenti nel caso in cui accada il sisma. E’ ovvio che non siamo in grado di dare certezze e rassicurazioni: conoscendo la Calabria, nessuno può dormire sonni tranquilli. Ma non possiamo sapere quando si verificheranno i terremoti più forti, quindi gli allarmismi possono avere solo conseguenze dannose rispetto a quello che è il tema della prevenzione, che si fa ragionando e riflettendo, non allarmandosi.

Pertanto tutti i Comuni devono provvedere, con urgenza, all’aggiornamento dei Piani Comunali di Protezione Civile o Piani Comunali di Emergenza e informare la popolazione indicandogli le aree di attesa, ricovero e ammassamento, inoltre devono garantire le comunicazione alternative tra i C.O.C. (Centri Operatici Comunali istituiti in ogni Comune) e il C.O.M. di Trebisacce dotando gli stessi di apparati radio. Attualmente tutti i Comuni del C.O.M. sono sprovvisti di apparati radio e non hanno avviato le procedure per l’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile. I Sindaci devono garantire la continuità amministrativa o continuità dell’azione di governo locale. Per continuità amministrativa o continuità dell’azione di governo locale si intende il funzionamento dell’insieme delle attività comunali attivate dal Sindaco quale Autorità Comunale di Protezione Civile e Ufficiale di Governo, sia nell’emergenza che nelle fasi successive, anche con il concorso sussidiario del Servizio Nazionale della Protezione Civile. Lo studio delle sequenze sismiche, come quelle in atto nell’area del Pollino, non consente di fare ipotesi sul verificarsi o meno di un sisma di elevata intensità, ma la piena e vigile consapevolezza di vivere su un territorio ad elevato rischio sismico ed una popolazione ben consapevole dei corretti comportamenti di autoprotezione da  adottare in caso di eventi sismici estremi. Fenomenologie di questo tipo, anche prolungate nel tempo, possono e devono rientrare in una “ordinarietà” più consapevole.