Amendolara-24/08/2012: Il Circolo di Rifondazione interviene sulla chiusura dell’ospedale
A nulla sono valse le proteste degli amministratori locali, della gente e dei comitati territoriali, gli incontri dei sindaci in Giunta e le manifestazioni. Scopelliti ha chiuso, definitivamente, l’ospedale di Trebisacce. E l’ha fatto con la tracotanza e l’arroganza che contraddistingue le politiche della destra, senza tener conto delle difficoltà, dei disagi e delle lotte dei cittadini che usufruivano dell’ospedale.
Di fronte a questo ennesimo atto di prepotenza da parte di Scopelliiti la rabbia della gente è indicibile.
Oggi siamo tutti più poveri, ma i più penalizzati sono coloro che, non avendo mezzi economici, di trasporto e familiari rinunceranno a curarsi. Anche in questo senso la chiusura dell’ospedale di Trebisacce è vergognosa. E il brutto deve ancora venire, perché si ha il sentore che il pronto soccorso, non avendo reparti di riferimento in loco, si troverà in difficoltà. Per di più gli ospedali più vicini (minimo un’ora di distanza) già esplodono e non sono pronti a ricevere più malati di quanti già ne ricevono.
Tutto ciò sta compromettendo il diritto alla salute nella nostra regione e, in particolare, dell’Alto Jonio cosentino, mentre non viene ostacolata la tendenza alla mercificazione di un diritto che per quanto ci riguarda deve tornare ad essere universale e garantito dalla Costituzione. Noi di Rifondazione Comunista (FDS) di Amendolara Circolo “G. Levato e L. Ciminelli”condanniamo questo gesto ignobile da parte di Scopelliti che, invece di chiudere le cliniche private, chiude le strutture pubbliche e negando ai cittadini dell’Alto Jonio il diritto alla salute.
Circolo Rifondazione
Amendolara