Trebisacce-07/10/2012:IL ROSARIO: quel filo così sottile e così forte che ci lega a Dio (di Pino Cozzo)

OTTOBRE: IL MESE DEDICATO A MARIA

IL ROSARIO:  quel filo così sottile e così forte che ci lega a Dio

di Pino Cozzo

La vita dell’uomo non è solo lavoro e dedizione alla famiglia. Quella del cristiano è anche e soprattutto preghiera; in essa, si vive consapevolmente la filialità con Dio, per mezzo di Gesù, e l’amore per Lui, si ringrazia per tutti i dono ricevuti e per quelli che si spera di ricevere, è espressione di fede, speranza e carità che si fa vera e reale, e si cala nelle diverse situazioni di gioia e tristezza, di individualità e comunitarietà. E’ il rapporto che si vive con piena consapevolezza con Dio e non può mancare in ogni vita religiosa. Nell’esperienza cristiana, Dio è sempre vicino ai suoi figli, parla con loro, li istruisce, li ascolta. Ed il modo privilegiato per entrare nel Suo cuore è la preghiera, quella sentita, autentica, sincera, quella che riesce a penetrare nel cuore e a sortire gli effetti sperati. Una posizione privilegiata di intermediatrice l’ha sicuramente la Madonna. Il Rosario è quel filo sottile di perline che ci lega indissolubilmente a Lei, in un anelito di contemplazione, lode, intercessione. E’ il punto di riferimento in un eterno cenacolo, nel quale sono presenti tutti i santi di Dio, suoi amici e compagni fedeli. Insieme col “Padre nostro”, “l’Ave Maria” costituisce un saluto gioioso e glorioso di lode per tutte le meraviglie che Dio ha saputo manifestare in Lei, nel donarci il figlio Gesù, nell’essere nostra “avvocata” presso il Padre, nel comprendere tutte le nostre esigenze e nel farsene carico presso l’Altissimo. La musicalità della preghiera in generale e del Rosario in particolare deve sì coinvolgere soprattutto la mente e lo spirito, ma anche la corporalità, l’intelligenza, la volontà, la gestualità.

In questo mese di ottobre, dedicato alla Vergine Maria, cerchiamo dunque di non tralasciare questa pia pratica, e, nel farlo, meditiamo sulle parole che pronunciamo, perché siano veramente frasi di amore e di dedizione alla Madre di Cristo, che ci ama come fratelli del Suo figlio, che copre i nostri difetti col Suo manto celeste, che si fa prossima alle nostre richieste. Invochiamola come madre delle madri, delle nostre madri, lasciamoci abbracciare da Lei, stringiamoci a Lei; sarà un impegno di fedeltà, un fulgore di luce, una garanzia di liberazione, e noi saremo certi che il nostro sforzo sarà dolce e la nostra ricompensa eccelsa.