Reggio Calabria-06/11/2012:Giulia Montera, una vita spezzata
Giulia Montera, una vita spezzata. Passera’ anche dal grande schermo la sete
di giustizia
Il progetto del film e’ gia’ realta’. E’ ufficiale, sabato 10 Novembre sara’
presentato il tutto alla stampa, e per questo evento si e’ scelto e si e’
ottenuta la concessione di Palazzo Campanella a Reggio Calabria, sede del
consiglio regionale della Calabria. Come dire un’evento importante merita una
sede importante. Confermato anche lo staff operativo targato unalottaxlavita.
Si da mandato ad Alfredo Li Bassi per la Regia, a Mauro Graiani per la
sceneggiatura, a Mariana Melchionna per le scenografie. Si affida all’attore
Agostino Conte l’organizzazione esterna. Formato anche il cast degli attori. E’
notizia di queste ore la scelta di inserire nel gruppo l’attore Michele Li
Volsi,le attrici Calabresi, reggine per l’esattezza, Cettina Crupi e Maria La
Rocca. Ilpatron della pellicola, che lo ricordiamo avra’ una finalita’ sociale
e benefica, Gabriele Montera conferma al suo fianco in questa avventura, come
stretti collaboratori, Salvatore Melchionna, Renato di Pietro, Stefano
Federico, Maria Arcuri, Michele Lo Bianco, Valentina Albini, Carmelo Tevere ed
Antonino Ventura. Particolare importanza ricopriranno nel film anche le colonne
sonore di inizio e fine film. Cureranno le colonne sonore il gruppo calabrese
dei FabulaNova e quello pugliese degli ErosCoverBand. Tutto al gran completo,
dunque, lo staff tecnico. Di grande risalto sono i nomi noti al grande schermo
nazionale che faranno parte del film, si va’ dal conosciuto Luigi Maria
Burruano al grande Vito Napolitano, passando per attori del calibro di Paolo
Turra’, Costantino Comito, Elena Alice Villareal, Antonio tedesco, Giovanna
Macaluso, Markus Kanzar. Lo scopo della riuscita del film e’ ridare speranza e
sete di giustizia alla piccola sfortunata Calabrese vittima di mala sanita’,
saranno infatti i primi due anni e mezzo di vita della bambina ad essere il
soggetto del film. Una storia vera, dunque, dai contorni non proprio
trasparenti, pende infatti un procedimento penale a carico dei medici che hanno
avuto in cura Giulia e sua mamma. La bambina in questione ad oggi non parla,
non sente, non vede e non cammina. E’ attaccata a macchinari e mangia
attraverso un sondino, e soprattutto i genitori ancora attendono da lei un
sorriso.