Trebisacce-16/11/2012: Gli studenti della VAProgr. del Filangieri visitano l’azienda ecologica di Marchese Giosè nel comune di Tarsia
Trebisacce:17/11/2012
“I rifiuti rappresentano una risorsa?” . E’ questa la domanda che si sono posti i ganzissimi studenti della VA Programmatori del Filangieri ,di cui è dirigente scolastico Domenica Franca Staffa, che lo scorso venerdì 16 novembre si sono recati in visita a Tarsia presso l’azienda di Servizi Ecologici di Marchese Giosè,nata nel 1996. Il corso per programmatori prevede la presentazione, con materiale multimediale, di un’area di progetto per i prossimi esami di Stato. Certamente avrebbero potuto decidere per un tema diverso,ma hanno deciso di misurarsi con una tematica e problematica di grande attualità quale l’emergenza rifiuti. Alle 08,40, accompagnati dal docente di Economia Aziendale, gli studenti sono saliti in modo ordinato sullo scuolabus del comune, guidato dal Sig.Gatto, e concesso dal sindaco Franco Mundo previa richiesta della scuola e autorizzazione della dirigente Staffa. Ad accogliere con garbo gli studenti i due figli del proprietario, Teresa e Gerardo e il responsabile aziendale dell’Ufficio di Trebisacce Giuseppe Ierovante. La consegna delle mascherine anti odore agli studenti ha fatto da start up alla visita. Tanti cumuli variegati di rifiuti è quanto è apparso sotto lo sguardo incuriosito dei giovani. Entrando nel capannone una prima macchina selezionatrice dei rifiuti multi prodotti il ‘balistico’ : plastica, lattine di alluminio,cartone,componenti di computer. Sostanzialmente imballaggi vari. Dalla prima fase di raccolta per i comuni clienti che praticano la raccolta differenziata come Trebisacce- hanno spiegato Teresa e Gerardo- si passa alla prima selezione. Dei contenitori cumulano i rifiuti omogenei e un trattore con un ragno pensa a depositarli in un grosso recipiente che è collegato ad un compattatore. Da questa macchina poi esce una ‘balletta’, di dimensioni variabili, già legata e pronta per il trasporto su gomma presso i vari consorzi filiera. I consorzi collegati trasformano i rifiuti imballati per raggiungere l’obiettivo di presentare sul mercato di sbocco, a prezzi competitivi, dei prodotti di qualità realizzati con il riciclo degli stessi. Per cui nuova carta, nuovo cartone,nuove lattine e quant’altro, nel pieno rispetto della normativa ambientale. “Una filiera utile che ci evita di farci sommergere dai rifiuti” esclama d’istinto, Giuseppe, uno degli studenti. “Già! Ma il costo economico-tecnico di gestione e gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali viene compensato dai ricavi?” chiede Roberta. E Luana incalza: “I comuni riescono a pagare regolarmente? I cittadini pagano regolarmente la Tarsu ai comuni?”. E Mario chiosa:”Dobbiamo parlare del bilancio comunale o capire l’intero processo di lavorazione?”. “Pensiamo al bicchiere mezzo pieno,sentenzia Antonio,perché in questa azienda ruotano circa 100 lavoratori,tra chi si occupa della raccolta , chi dello smaltimento, chi della trasformazione e con questa crisi le retribuzioni aiutano a soffrire di meno”. Teresa e Gerardo mostravano un caro sorriso e rispondevano con competenza alle domande degli studenti. Un consiglio per questi giovani: “Occorre passione e spirito imprenditoriale e poi viene il resto e le difficoltà si superano” rispondono i fratelli imprenditori. Tante domande pertinenti e meritevoli di risposte. Una visita guidata molto partecipata, dall’accoglienza adeguata, dalla competenza dimostrata dai proprietari molto apprezzata, con un pizzico di conoscenza e di crescita per tutti in più. Nel finale Teresa e Gerardo hanno offerto dei gadget a tutto il gruppo e un corale saluto e un sentito ringraziamento hanno preparato il percorso di ritorno a scuola, con nell’animo un momento di vita scolastica da ricordare con gioia.
Franco Lofrano