Trebisacce-24/11/2012: Cronaca e foto sulla manifestazione studentesca (1° Parte)
Trebisacce:24/11/2012
Manifestazione studentesca ben riuscita. Molto partecipata e all’insegna della compostezza e della correttezza personale e generale. Con concentramento in Piazza della Repubblica, gli studenti di tutte le scuole con docenti e personale Ata, hanno sfilato in modo ordinato per la centralissima Via A. Lutri,Viale della Libertà, per Viale Europa,sostando qualche minuto nei pressi del Liceo Classico, nella piazzetta ‘Generale dalla Chiesa” dove gli studenti a turno hanno preso la parola per fare informazione sulla motivazione dello sciopero. Ritorno in Piazza della Repubblica dove ancora gli studenti e docenti hanno preso la parola per riflettere sui vari punti indicati dalla Cgil e dai Cobas che non hanno revocato la giornata di protesta contro la politica scolastica messa in campo dall’attuale governo tecnico presieduto dal Prof. Monti. A dare il suo contributo alla già ben riuscita capacità organizzativa degli studenti, il primo cittadino Franco Mundo che si è dichiarato vicino alla protesta dei lavoratori della scuola e degli studenti e contro i tagli non condivisi effettuati dal governo centrale, che giustamente aggrediscono il futuro dei giovani. Molto chiare le idee degli studenti impressi sugli striscioni:”La scuola è cultura,la cultura è vita, la vita è il nostro futuro”,”Chi cancella la scuola cancella il futuro”,ecc. In prima fila gli studenti del “G. Filangieri” che attraverso vari incontri e assemblee sono riusciti a coinvolgere i rappresentanti degli studenti di tutte le scuole. Sinergia bel riuscita e che è servita a dare voce alla vibrata protesta. In tale giornata grande rilievo ovunque avrà la protesta del popolo della scuola pubblica contro l’intera politica scolastica del governo: e non solo contro il folle aumento dell’orario frontale nelle medie e superiori, ma anche in opposizione all’impoverimento dell’istruzione pubblica, al concorsaccio dei precari, alla deportazione degli insegnanti “inidonei”, al blocco di contratti e scatti di anzianità, alla legge Aprea-Ghizzoni che mette le scuole nelle mani di Consigli “di amministrazione” con presenze e finanziamenti di aziende e di privati, abolisce gli organi di democrazia interna, impone la scuola-quiz degli indovinelli Invalsi e lo strapotere dei presidi. Prosegue l’espulsione dei precari, per i quali è confermato il concorsaccio, così come la deportazione degli “inidonei” e il conseguente licenziamento di migliaia di Ata precari, la mancata assunzione in ruolo dei collaboratori scolastici e il non-rinnovo del “salva-precari”. La legge di in-stabilità prevede comunque altri tagli di finanziamenti, posti di lavoro, istituti e classi, mentre continua il generoso finanziamento della scuola privata (223 milioni ad essa nella legge); permane il blocco dei contratti e degli scatti di anzianità, forse fino al 2016; l’accordo firmato oggi al MIUR da Cisl, Uil, Snals e Gilda non sblocca affatto gli scatti ma ne compensa, data l’esiguità della somma stanziata, solo una piccola parte, per un anno, e per giunta imponendo l’accettazione dell’accordo sulla produttività firmato a livello nazionale e per tutte le categorie da Cisl e Uil, che impone il legame tra aumenti salariali di qualsiasi tipo e “produttività”; Insomma, affermano i rappresentanti degli studenti, la politica scolastica governativa, in continuità con quella dei precedenti ministri dell’Istruzione, vuole imporre una scuola-miseria con tagli permanenti e finanziamenti ridicoli, e una scuola-quiz con i grotteschi indovinelli dell’Invalsi per valutare istituti, docenti e studenti e per sfornare una massa di giovani precari sottomessi alle imposizioni dei gruppi industriali e finanziari e delle caste politiche e manageriali, che hanno provocato la gravissima crisi che affligge dal 2008 l’Italia e l’Europa.
Franco Lofrano