MONTEGIORDANO-06/12/2012: RIFONDAZIONE COMUNISTA DICE NO AL RESTAURO DELLA CHIESA DI SANT’ANTONIO.

Chiesa Sant’Antonio (pdf)

Chiesa di San’Antonio foto 2

MONTEGIORDANO RIFONDAZIONE COMUNISTA DICE NO AL RESTAURO DELLA CHIESA DI SANT’ANTONIO.

Il restauro della chiesa matrice di Sant’Antonio di Padova, i cui lavori avrebbero dovuto avere inizio a breve,almeno per il momento  non avranno inizio. Sebbene alcuni lavori risalenti al novecento ne abbiano alterata una parte di fabbrica, l’antica struttura, considerata di grande pregio, è catalogata al XIII secolo e di essa è presente l’altare marmoreo con intarsi vari, un pulpito di legno e la statua lignea della Madonna del Rosario. Un patrimonio storico-artistico e religioso sicuramente da preservare. Non la pensano cosi gli esponenti di Rifondazione Comunista, stampella di una maggioranza traballante,  che bocciano un atto deliberativo con cui c’era l’impegno e la compartecipazione dell’amministrazione comunale per una somma di 150mila euro. La denuncia la fa il consigliere di minoranza Domenico Acciardi che parla di “un’intricata storia” e riferisce quanto appresso:<<A seguito finanziamento da parte della Diocesi di Cassano Jonio di restauro e consolidamento della vecchia Chiesa di S. Antonio di Padova di  Montegiordano Centro, preme portare a conoscenza della cittadinanza tutta degli ultimi eventi politico-amministrativi inerenti l’opportunità di avviare i lavori. Infatti, come richiesto dalla Curia Vescovile di Cassano allo Jonio con lettera dello 04.09.2012 in cui si faceva richiesta all’Amministrazione Comunale di dar seguito a quanto concordato con precedente delibera di Giunta Comunale n. 57 del 07.10.2011, dove la stessa si impegnava a compartecipare al finanziamento per un importo di 150.000,00 euro. A tal proposito con delibera n.62 del 19.10 2012, la Giunta comunale, con la sola assenza del Vice Sindaco Cappuccio “Rifondazione Comunista” deliberava di autorizzare il capo area tecnica per l’assunzione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti di 600.000,00 euro, dove era ricompresa la quota destinata al restauro della Chiesa. Purtroppo, con amara sorpresa, nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 29.11.2012 si apprendeva che la delibera anzidetta veniva revocata in quanto non era più intenzione dell’Amministrazione, a mio parere “perché osteggiata da parte di rifondazione comunista”, accendere un muto dell’importo di 600.000,00 euro bensì di richiedere un importo di soli 260.000,00 al fine di realizzare 8 piccoli impianti fotovoltaici escludendo così ogni riferimento alla precedente impegno in cui si manifestava l’intenzione di co-finanziare anche il restauro della Chiesa. E’ opportuno precisare che con comunicazione della Conferenza Episcopale Italiana, sede di Roma,  “pratica E/6675/2011” la stessa ha stanziato la somma di circa 130.000,00 per procedere al restauro della Chiesa.  In seguito, con comunicazione al Sindaco e al responsabile dell’Ufficio tecnico, la Diocesi di Cassano Jonio comunicava che era stato emesso il decreto di finanziamento con data 21.05.2012 dove si stabiliva l’inizio dei lavori entro il 21.11.2012, nello stesso tempo si richiedeva ufficialmente la conferma del finanziamento compartecipato inizialmente approvato dal Comune di Montegiordano. A tal proposito- conclude Acciardi- si richiede al Sig. Sindaco di assolvere nel più breve tempo possibile agli impegni assunti con la Diocesi di Cassano a con Cei al fine di realizzare la suddetta opera pubblica evitando il rischio di perdere il finanziamento già accordato dalla CEI stessa>>.

4 dicembre 2012.                                                       Alessandro Alfano