Trebisacce-19/12/2012: Il libro “I Gigli recisi” di Vincenzo Diego approda al Filangieri

Oriolo:05/01/2013

E’ fresco di stampa il libro storico di Vincenzo Diego“ I gigli recisi,Giuseppe Pignone Del Carretto e la fine del regno borbonico”, Valentina Porfidio Editore. Un lavoro di ricerca scritto da Diego con amore per il proprio paese e con la passione di chi vuole approfondire la storia e soddisfare la propria insaziabile curiosità di scoprire contenuti nuovi e inediti sull’ultimo sindaco borbonico,sui comitati insurrezionali calabresi e lucani e del plebiscito. Curiosità storica che il Diego soddisfa parlando di un sindaco quasi dimenticato da una parte, ma anche curiosità sui fatti di cronaca quotidiana e politica che cura giornalmente anche da giornalista. In sostanza l’autore è riuscito a far emergere e a svelare delle verità sul passaggio in vita di un personaggio importante come Giuseppe Pignone circa la partecipazione all’insurrezione di cittadini calabresi e lucani, per poi chiudere con i verbali del plebiscito del 21 ottobre del 1860.  Pignone,uomo di fiducia del re, che seppe evitare inutili spargimenti di sangue, la guerra civile e riuscì anche a dire di no all’annessione al regno dei Savoia, spianando di fatto la strada, a Napoli, alla dittatura di Garibaldi. Nelle più di 200 pagine il libro il Diego affronta, con documenti storici dell’archivio di Stato e ricerche personali, i fatti che si abbatterono, nel lontano 1860, sul Regno delle Due Sicilie e che travolsero la dinastia dei Borboni, e sino ad arrivare alla creazione del Regno d’Italia. Attraverso i sui racconti storici Vincenzo Diego riesce a sostenere la tesi documentata che il disegno politico del processo unitario era divenuto irreversibile. Non quindi un fatto fortuito, ma conseguenza di una ideologia, di una cultura sociale ed economica che coinvolse direttamente uomini e donne della Sicilia e delle province napoletane.”L’interesse di Vincenzo per la storia di Oriolo parte da lontano” scrive nell’introduzione del libro il professore emerito Vincenzo Toscani che ben conosce Diego avendolo seguito come alunno ai tempi del liceo. Difatti sin da giovanissimo l’autore si è nutrito di politica e nella precedente amministrazione ha ricoperto il prestigioso incarico di vice sindaco nel comune della sua amata Oriolo. Il Toscani precisa anche che  il Diego fu stimolato a scrivere sull’argomento una prima volta quando venne in Oriolo il figlio di Margherita Pignone del Carretto,Domenico Musso di Peralta e una seconda sollecitazione arrivò in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia con la fruttuosa ricerca della lettera che Giuseppe Garibaldi scrisse il 10 settembre 1860 a Giuseppe Pignone del Carretto, già sindaco di Napoli. E’ un libro da leggere per chi ama la verità storica.

Franco Lofrano