Oriolo-14/02/2013:ALTO JONIO COSENTINO Il PD per uscire dall’isolamento: completamento S.S. 481

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ALTO JONIO COSENTINO

Il PD per uscire dall’isolamento:

completamento S.S. 481

Oriolo – 14/02/2013

Una manifestazione ampiamente partecipata e ben riuscita quella che il locale Circolo del PD di Oriolo ha organizzato nella serata dedicata agli innamorati nel Piccolo Teatro Valle. Un’iniziativa fortemente voluta dalla sezione locale e ampiamente sostenuta dai big del partito calabrese; e sempre di amore si è parlato, di amore per la propria terra, di amore per il benessere e il futuro dei propri cittadini. All’iniziativa, presieduta dal Segretario Cittadino del PD Simona Colotta, hanno partecipato l’On. Carlo Guccione (Consigliere Regionale PD), Bruno Villella (Candidato al Senato PD), Giuseppe Ranù (Consigliere Provinciale PD), Alfredino Acciardi (Consigliere Comunale PD), mentre ha tenuto a fare le proprie scuse per la sua assenza il Consigliere Regionale Mario Franchino che, seppur impossibilitato a partecipare, ha affidato al segretario del PD di Oriolo si trasmettere tutto il suo entusiasmo per l’iniziativa e il rammarico per non essere potuto essere presente.

Dopo una breve disamina introduttiva sulla situazione in cui versa la terra che abitiamo, che ogni giorno viviamo e che vediamo ormai inesorabilmente morire, l’Alto Jonio Cosentino,  il Segretario Simona Colotta ha inteso fare il punto su alcuni aspetti che lei stesso ha definito “allarmanti”: una decimazione demografica che ha dell’incredibile (le popolazioni interne hanno perso quasi tutte dal 30 al 50% e oltre della popolazione presente al 1951), la disoccupazione giovanile crescente, una gestione criminale della sanità e il dissesto idrogeologico, ma soprattutto una endemica carenza di infrastrutture viarie, carenza che dovrà trovare la giusta attenzione da parte di tutti, ma soprattutto da parte del Nuovo Governo.

È da quest’ultimo punto che nasce il cuore dell’iniziativa e cioè  il completamento della S.S. 481, un’opera strategicamente perfetta, già ritenuta “strada di grande comunicazione, direttrice trasversale nel Piano dei Trasporti della Regione” (BUR N°40/97) e di “interesse nazionale” con D. Lgs n°461/99. Simona Colotta, così come Alfredino Acciardi e Giuseppe Ranù nei loro successivi interventi hanno voluto sottolineare che il nuovo raccordo che collegherebbe la S.S.481 con la Superstrada del Sarmento Lucano e del Sinni renderebbe possibile la connessione dei Territori del Pollino Calabrese e Lucano rompendo, di fatto, il secolare isolamento a Nord dell’Alto Jonio Cosentino, fornendo quella naturale breccia che consenta una facile comunicazione all’esterno, ma soprattutto verso l’interno di flussi umani ed economici.

Della stessa natura l’intervento dell’On. Guccione che anzi passa dalle parole ai fatti; infatti, dopo aver condiviso a pieno le preoccupazioni dei suoi amici di partito e convinto anch’esso dell’importanza strategica dell’opera, comunica alla platea che già nella giornata di lunedì avrebbe chiesto, assieme all’On. Franchino, di  inserire all’ordine del giorno del Consiglio Regionale una richiesta per “un accordo di programma tra Calabria e Basilicata”, al fine di inserire il completamento della S.S. 481 nelle strade di interesse strategico, aggiungendo poi che all’incontro di ieri sera sarebbe seguito, subito dopo le elezioni politiche, un tavolo politico e istituzionale interregionale tra Calabria e Basilicata (incontro che si terrà sempre in quel di Oriolo) alla luce anche dei contatti già avvenuti tra il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e i Presidenti delle Province di Matera e Potenza.

Le conclusioni, affidate al candidato al Senato della Repubblica Bruno Villella, hanno seguito il fil rouge della serata per poi sfociare su quelle che sono le tematiche fondamentali del pensiero di Villella per questa tornata elettorale, puntando sul problema dell’abbandono e dell’incuria del territorio: “Una emergenza che si impone all’attenzione nazionale non solo per la drammatica vicenda dell’allagamento dell’area archeologica di Sibari ma per la fragilità a cui è ridotto l’intero sistema territoriale regionale”.