Trebisacce-08/03/2013: “La collina del vento”- (di Adolfo De Santis)
Un altro importante evento culturale promosso dal Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, in collaborazione con la Pro Loco di Trebisacce, si è tenuto l’ 8 Marzo 2013 presso la sala San Francesco del Miramare Palace Hotel.
L’ incontro, avente come tema la presentazione del romanzo vincitore della cinquantesima edizione del Premio Campiello “La collina del vento” di Carmine Abate, ha visto una massiccia partecipazione di giovani studenti intenzionati ad avere un proficuo dialogo con l’ autore di origini calabresi.
I lavori sono stati introdotti dal prof Gianni Mazzei, docente di storia e filosofia presso il suddetto liceo, che ha avuto modo così di presentare la serata e di introdurre il pubblico all’ argomento da trattarsi.
Dopo di lui ha preso la parola la prof.ssa Concetta Cardamone, docente di italiano e latino, la quale ha chiamato al tavolo dei relatori tutti gli studenti che avevano preparato le loro recensioni de “La collina del vento”.
Innumerevoli sono stati gli studenti che, con particolare entusiasmo e preparazione, hanno relazionato dinanzi all’ autore e ad un pubblico visibilmente interessato all’ argomento.
Dalle varie recensioni, che l’ autore ha voluto portare con sé come ricordo perenne della serata, si è evinto lo stesso desiderio e la stessa necessità di ricordare la Calabria dei nostri padri e dei nostri nonni attraverso la costruzione di una terra migliore nel futuro.
Un pubblico sempre attento ha poi ascoltato in modo davvero partecipativo le conclusioni dello scrittore.
Egli, dopo essersi complimentato con il corpo docenti del Liceo per la preparazione dimostrata da tutti i ragazzi durante il convegno, ha provveduto a spiegare al pubblico non solo come è avvenuta la nascita di questo romanzo ma ha fornito anche particolari delucidazioni riguardo alcuni dettagli presenti nella narrazione.
Si è dimostrato, inoltre, di grande rilevanza il momento in cui il prof. Abate ha ricordato il proprio passato di giovane emigrante in Germania, lontano fisicamente dalla terra natia ma sempre vicino con la mente e lo spirito.
L’ intervento dello scrittore si è poi concluso con l’ augurio a tutti i giovani presenti in sala di poter essere anche loro una “rindine janca” ( elemento presente all’ interno de “La collina del vento”), ossia di poter essere unici ed irripetibili durante il corso dell’ esistenza.
Quello dell’ 8 Marzo è stato dunque un evento dalla portata culturale davvero notevole, pregno di significativi spunti di crescita e di riflessione.
Siamo certi che al più presto il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” proporrà altri incontri letterari e culturali altrettanto interessanti e coinvolgenti.
Adolfo De Santis