Villapiana-07/04/2013: Primarie per le elezioni del sindaco, è scontro nel Partito Democratico.

Roberto RizzutoLuigi Bria

Villapiana. Primarie per le elezioni del sindaco, è scontro nel Partito Democratico.

Tra un anno si tornerà a votare per eleggere il nuovo sindaco di Villapiana e il dibattito all’interno del Partito Democratico risulta essere già da adesso molto animato. Due sono le posizioni a confronto tra chi vuole designare attraverso le primarie il candidato a sindaco e chi invece le contrasta rivendicando la ricandidatura dell’attuale sindaco Roberto Rizzuto. Il direttivo e gli iscritti della locale sezione sarebbero dunque divisi tra “bersaniani” che fanno capo all’ex sindaco Luigi Bria e i “renziani” dell’attuale sindaco Roberto Rizzuto che, lo ricordiamo, nel corso delle primarie nazionali ha sostenuto il sindaco di Firenze Renzi che a Villapiana ha vinto nei confronti di Bersani ottenendo un grande successo di consensi. Nel dibattito in atto interviene l’ex primo cittadino ed anche ex segretario di sezione Luigi Bria secondo cui “Le primarie per la scelta del candidato a sindaco di Villapiana rappresentano uno strumento democratico indispensabile a garanzia di quanti nel partito vogliono proporsi alla guida del Comune per i prossimi cinque anni. Non si capisce perché- continua Bria- le primarie vengano osteggiate dal sindaco Rizzuto che le ha sempre sostenute in altre sedi, con Renzi in particolare, e perché dovrebbero rappresentare un fattore delegittimante nei suoi confronti. Alla prossima assemblea degli iscritti –continua Bria- proporrò ufficialmente le primarie perché è bene – aggiunge Bria- che il partito discuta e decida liberamente su questa opportunità anche per evitare inutili contrasti e divisioni”. Altro punto su cui Bria esprime perplessità è il risultato alle elezioni politiche che hanno relegato il Pd al terzo posto dietro il M5s e il Pdl, “alle primarie nazionali- dice Bria- tanto care al sindaco Rizzuto avevano votato circa seicento persone mentre alle politiche il Pd stranamente ha ottenuto meno di cinquecento voti, se poi si considera che al Senato i voti sono stati più che alla Camera allora vuol dire che va fatta una attenta riflessione su questi dati, in particolare sull’incapacità di attirare il voto dei giovani elettori”. Ma gli elementi di riflessione non si fermano qui “se –prosegue la disamina di Bria- anche nelle Giunta comunale si registra una certa disaffezione all’attività amministrativa da parte di metà degli assessori”. Infine riguardo alle indennità di politici e amministratori Bria suggerisce di seguire il buon esempio che giunge anche dalle massime cariche dello Stato e stabilire che dalla prossima amministrazione “sindaco e assessori rinuncino alla loro indennità accettando solo eventuali rimborsi spesa”.

p.b.