Caro Direttore, consentimi una riflessione sull’evento che catalizzerà l’interesse dell’opinione pubblica nell’estate che quest’anno e del tempo futuro: la traversata dello stretto di Messina di un giovane trebisaccese è riuscita a scuotere la coscienza collettiva di un territorio, deluso da eventi che, spesso, hanno causato tragedie in tante famiglie per la perdita di congiunti dovuta alla mancanza di tempestivo ricovero ospedaliero. Gaetano Napoli non ha attraversato a nuoto il mare che separa la costa calabra dalla siciliana per conquistare una medaglia ed un lauto compenso,ma è stato mosso da un sentimento di umana solidarietà, consapevole dell’importanza di un presidio sanitario in un territorio che ne è stato privato a seguito di decisioni politiche della Regione.Con il suo gesto Gaetano ha voluto scuotere, innanzi tutto, i suoi concittadini, l’intero Alto Jonio perchè venga sanato un vulnus al diritto costituzionale che garantisce la difesa della salute di tutti i cittadini.Forte della consapevolezza del suo gesto è riuscito nella traversata in un’ora e qualche minuto.Le sue bracciate somigliavano ai remi di una caravella alla conquista della terra promessa.E’ stato commovente il percorso nelle gelide acque dello stretto.Non ha conosciuto ostacoli ed è riuscito a portare a termine quanto da tempo ha progettato con fervore.Non sono mancate alcune voci stonate di personaggi in cerca di visibilità politica.Il silenzio assordante della sede RAI di Cosenza ha ignorato l’iniziativa ,non frequente, di Gaetano Napoli.Il servizio pubblico ha posto in essere un’omissione grave d’informazione agli utenti che pure hanno il diritto di seguire tutti gli avvenimenti degni di rilievo.La Rai calabrese non ha brillato nell’occasione;anzi ha dimostrato faziosità o dipendenza al potere politico al quale, evidentemente, non è piaciuta la protesta simbolica di un cittadino che pur non vivendo a Trebisacce ha voluto dare un contributo per evidenziare il torto subìto a seguito della chiusura del presidio ospedaliero cittadino.Attendiamo che il servizio dell’informazione pubblica ponga riparo all’omissione di domenica scorsa, 14 luglio, e mandi in onda un ampio servizio della traversata fatta per sensibilizzare il potere regionale sullo stato di disagio che da qualche anno vive l’Alto Jonio cosentino.I cittadini utenti restano in attesa.
Raffaele Caracciolo