Trebisacce-24/12/2013: IL (MIO) PAESE (di Pino Cozzo)
IL (MIO) PAESE
di Pino Cozzo
Caro, antico paese,
vecchio amico mio,
che dalla collina
declini verso il mare,
nel quale specchi
la tua bellezza
e quella della donna che amo.
Sei entrato nel mio cuore
col suono del silenzio,
hai colpito il mio sguardo
con le fiammelle delle tue luci
che si riflettono nel cielo azzurro.
Si allunghino le tue mani
perché possa abbracciarti,
si aprano i miei occhi
perché possa ammirarti,
si spalanchi la mia bocca
perché possa parlarti.
Sarò al tuo fianco
E tu sarai mio complice,
quando avrò bisogno d’amore,
sarai mio alleato,
quando avrò bisogno d’aiuto,
sarai mia spalla,
quando avrò bisogno di conforto,
mi porgerai la tua mano,
quando avrò bisogno di sostegno.
Mi manchi,
quando sono lontano,
ti vedo,
quando chiudo gli occhi,
mi rispondi,
quando ti chiamo,
sai dove sono,
quando non ci sono,
e sai che presto
correrò da te.
E allora, mio caro,
metti il vestito bello,
ammantati di luce,
perché le stelle
si fermino a guardarti,
le gocce di pioggia
si arrestino ad ammirarti,
la pallida luna
si volga ad osservarti,
e il sole ti baci la fronte.