Geraci-26/12/2013:Presepio , sorgente d’acqua viva per la sete dell’uomo (a cura della Dott.ssa Giuseppina Raio Marchesiello )
Presepio , sorgente d’acqua viva per la sete dell’uomo
a cura della Dott.ssa Giuseppina Raio Marchesiello
In occasione del Natale si è svolta in Geraci Siculo il 30 Novembre e l’1 Dicembre l’attività congressuale sul Presepe: “NEBRODI EVENTUS 2013” .
L’appuntamento ha dato vita ad interventi dialettici ed itineranti che hanno interessato studiosi e relatori del mondo religioso, sociale , artistico di alta conoscenza, competenza e professionalità sull’argomento ”Presepe”.
Quest’anno si è svolto il 26° Congresso: “NEBRODI EVENTUS” avente come tema : “Presepio , sor gente d’acqua viva per la sete dell’uomo “ a cura di : AMICI DEL PRESEPIO DELLE MADONIE E DI SICILIA – STORICI ARTISTI PRESEPISTI D’ITALIA – OPERA INTERNAZIONALE PRAESEPIUM .
Il 30 Novembre è iniziata la manifestazione con il suo ricco programma di appuntamenti , alternando momenti di raccoglimento in preghiera a interventi socio-culturali legati alla tradizione presepistica popolare.
Il saluto delle Autorità Religiose e Civili , con inni ufficiali, ha dato inizio al congresso.
Il Fondatore dell’Opera Internazionale “ Praesepium” Prof. Vincenzo Piccione d ‘Avola introduce con maestria dialettica e simbolica l’importanza dell’ acqua e il suo legame al presepe: “bene primario del Creato usata dall’uomo per dissetarsi, ma sorgente viva per lo spirito dell’uomo sempre anelante al desiderio di pace, gioia e verità per la sua esistenza” . L’acqua rappresenta la ‘ linfa vera ’ per la vita dell’uomo, proprio come il presepe rappresenta la ‘ via giusta ’ che dona risposte alla sua esistenza . Il senso di benessere fisiologico, assunto attraverso l’acqua, diventa benessere spirituale attraverso l’immagine presepiale che infonde consapevolezza, accettazione, volontà, consenso, rispetto e cammino d’amore verso il Signore: Fonte di Vita.
Padre Elias Vella da Malta, direttore spirituale dell’Opera Praesepium , nella relazione introduttiva ‘sete di acqua nell’aridità della terra e sete di Dio’ cita un passo del Vangelo secondo Giovanni “ Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”.( Gv 4 , 13 – 14 )… La sorgente di acqua buona di cui ogni individuo ha bisogno è la ‘fonte del Signore’ a cui ciascuno può e deve attingere per dare senso e significato alla propria anima.
Testimonianze storiche sulle ‘ Tradizioni presepiali e i miti popolari sull’acqua’ vengono messe a confronto da due grandi studiosi della demoetnoantropologia: Sicilia e Calabria diventano teatro di uno spettacolo rievocativo e simbolico del presepe; terre diverse territorialmente, ma entrambe ricche di tradizioni natalizie.
Il Prof. Arch. Nuccio Lo Castro da Sant’ Agata di Militello (ME) argomenta sulla “tradizione presepiale” legata ai ‘miti dell’acqua e della terra ‘ consacrati dalla popolazione dei Monti Nebrodi: terra dura , aspra, ma ricca di suoni e sapori fortemente legati al significato del Natale.
Similmente il Prof. Enrico Armigida da Sant’ Andrea Apostolo dello Jonio (CZ) racconta del presepe della sua terra percorrendo un itinerario di usanze , costumi e tradizioni rapportate simbolicamente all’acqua e all’ambiente naturale della Calabria : terra fresca e rigogliosa come i profumi della santità e della grazia.
Nella prima Domenica dell’Avvento , 1° Dicembre 2013, come da programma, si è organizzato il Pellegrinaggio al Santuario cittadino del ‘Letto Santo’ di Santo Stefano di Camastra .
Mons. Ignazio Zampito Vescovo della chiesa di Patti (ME) ha concelebrato la S. Messa nell’occasione speciale della’ Domenica della Famiglia’ affidando i coniugi Donatella e Gerardo Frustaci alla Santa Famiglia di Nazareth. I coniugi Frustaci provenienti da Sant’Andrea Apostolo dello Jonio (CZ) rappresentano la Famiglia come ‘modello’ della cristianità.
Parlare di presepe significa parlare anche di musica e suoni. Il Dr. Michele Piccione etnomusicologo della Sicilia e il Dr.Vincenzo Piroso cultore di strumenti musicali della Calabria offrono conoscenza e professionalità dell’arte musicale in un contesto armonioso delle tradizioni presepiali e pastorali, in quanto ‘custodi’ della musica popolare del sud.
Il Presidente dell’Opera “Praesepium” Vincenzo Piccione coadiuvato dal Prof. Michele Lo Presti Segretario Generale dell’Opera e Presidente delle Giurie, a chiusura dell’attività congressuale, procedono alla cerimonia ufficiale delle nomine e dei riconoscimenti alle opere dei Concorsi di promozione artistico-culturale edizione 2011/2012 : Presepistici – Artistico-letterari – Storico-etnografici.
La mostra “ Presepi d’arte” ha visto la partecipazione di molti artisti; lodevoli le opere degli allievi del Liceo Artistico regionale “Ciro Michele Esposito” .
L’artista Anna Maria Algieri ha partecipato al Concorso di promozione artistico-culturale: Presepe “Domestico”avvalendosi del conferimento di alta onorificenza presepiale. All’artista è stato riconosciuto il titolo di “Dama del Santo Presepe” per aver maturato 30 anni di spirito religioso e culturale del popolo acrese. Per metafora l’artista presenta un mondo presepistico marino che vede la ‘Natività’ al centro del Mare della Galilea. Il presepe inoltre è animato da pescatori ( rappresentanti i discepoli), una stella marina (simbolo della luce), tre cavallucci marini (raffiguranti i Re Magi), le conchiglie ( che sono la procreazione del mondo) e una miriade di pietre raccolte nelle varie terre del mondo (la pietra è la Chiesa). Infine ci sono due uccelli che personificano Santa Chiara e San Francesco d’Assisi fondatore del ‘Presepe’.
La realizzazione di questo piccolo mondo marino riesce ad esprimere la tangibilità creativa immaginaria e oggettiva del ‘Presepe’: sorgente di acqua viva … . La sua semplicità e trasparenza coglie in pieno il messaggio etimologico del Presepe che si offre umilmente a tutti attraverso il suo emblema teologico : Via – Verità – Vita ( Gesù Bambino Nostro Signore)