Trebisacce-08/05/2014:Davide Cavallo:”Continuano ad essere confusi e contraddittori…….”

Continuano ad essere confusi e contraddittori…….

 

Nel corso del consiglio comunale tenutosi nel mese di marzo, il capo dell’Amministrazione vantava il merito di aver ottenuto, presso il Ministero competente, il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Trebisacce, mentre oggi il PD, forza di maggioranza, denuncia fermamente l’ennesimo scippo subito dal territorio per la chiusura del predetto ufficio giudiziario?!!?!!

E’ evidente che sulla vicenda la maggioranza naviga in un mare fatto di contraddizioni ed incomprensioni, probabilmente dovute alla fretta di fare proclami, pur essendo amministrativamente incapaci di garantirne i contenuti.

Ebbene nell’interesse dei cittadini mi sembra opportuno fare chiarezza su quanto successo.

Nella realtà dei fatti il tronfio capo dell’A.C. vantava un merito inesistente in quanto il Ministero della Giustizia, con decreto del 07/03/2014, individuava le sedi degli uffici del Giudice di Pace da mantenere in attività e presenti nei Comuni che avevano chiesto di gestirli a proprie spese, tra i quali Trebisacce.

Per il mantenimento degli uffici giudiziari, quindi, gli enti locali singolarmente, o in consorzio tra loro, dovranno sostenere le spese di personale, pulizia, utenze elettrica, telefonica ed idrica, fornitura attrezzature tecniche ed informatiche, manutenzione immobile ed apparecchiature, nonché eventuali altre spese indispensabili a garantire il funzionamento e l’erogazione del servizio.

I Comuni interessati, difatti, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del predetto decreto (quindi entro il 28/06/2014), dovranno comunicare all’Amministrazione della Giustizia, i locali destinati ad ospitare l’Ufficio (a Trebisacce posti in vendita!!!) nonché il personale dei propri ruoli destinato a svolgere mansioni di supporto all’attività giurisdizionale.

Stando così le cose, quindi, è evidente che la salvaguardia dell’Ufficio del Giudice di Pace, dipende esclusivamente dalla capacità della maggioranza di interloquire con i comuni limitrofi (Amendolara, Roseto Capo Spulico, Villapiana, ecc.ecc.) e di costituire con gli stessi un consorzio per la ripartizione delle spese.

Alla luce delle considerazioni sopraesposte, pertanto, mi verrebbe da pensare che l’Amministrazione Comunale, o meglio il suo capo, per il tramite del comunicato del PD (partito da sempre relegato al ruolo di gregario grazie all’operato della sua classe dirigente) stia “mettendo le mani avanti” per evitare di dover riconoscere il probabile fallimento politico ed amministrativo nella gestione della vicenda del giudice di pace.

Se così fosse sarebbe molto triste e tipico di un metodo politico anni ottanta, ormai desueto ed improduttivo.

Un consiglio al PD: in politica “eseguire gli ordini” non esime da responsabilità!!!!!!!!!

 

Davide Cavallo