Trebisacce-08-11/05/2014:Il Liceo “Galilei” di Trebisacce premiato (per la seconda volta consecutiva) alla VII Edizione del Certame Vichiano
Il Liceo “Galilei” di Trebisacce premiato (per la seconda volta consecutiva) alla VII Edizione del Certame Vichiano
Anche quest’anno il prof. Bruno Mandalari (doc. di Storia e Filosofia) ha accompagnato alcuni studenti meritevoli del Liceo “Galilei” (Nicolaj Corrado, Luigi Massaro, Orlando Marco Pellicori) alla volta di Napoli, dove – nei giorni 8-11 maggio 2014 – si è tenuta la VII Edizione del “Certame Vichiano” (Concorso filosofico nazionale).
La prova concorsuale è consistita nell’analisi di un testo vichiano (“De mente heroica”). Un testo di estrema attualità – che Vico redasse in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” il 18 ottobre 1732 –, in cui vengono trattati i temi relativi all’ordinamento degli studi, al metodo da utilizzare e, soprattutto, alle “finalità eroiche degli studi”.
L’eroismo (della mente), termine caro al filosofo napoletano (così come lo fu per Giordano Bruno), si spiega in relazione al fatto che il sapere è inesauribile e la ricerca non ha mai fine, in quanto ciò che si deve raggiungere è un sapere pluridisciplinare, universale, “enciclopedico”, ovvero circolare (secondo l’etimo della parola).
Ecco come l’autore della Scienza Nuova conclude la sua importantissima ed emozionate prolusione “accademica” rivolgendosi ai giovani:
“Affrontate erculee fatiche: sopportate le quali, proverete a più che buon diritto la vostra discendenza dal vero Giove ottimo massimo; e, per tal modo, vi asserirete eroi nell’atto di arricchire il genere umano di benefici ingenti.”
Nell’agone filosofico l’alunno Orlando Marco Pellicori (Classe V C Scientifico) si è aggiudicato il Terzo premio ex aequo; Nicolaj Corrado (Classe II A Classico) e Luigi Massaro (Classe III B Classico) hanno ricevuto la menzione di merito per la partecipazione al Certame.
Al di là dei riconoscimenti ufficiali, ciò che il professor Mandalari ha sottolineato è che i suddetti ragazzi hanno dimostrato durante le lezioni propedeutiche al concorso in questione, tenutesi a partire dal gennaio scorso con cadenza quindicinale, un elevato senso di responsabilità intellettuale affrontando tra l’altro la competizione con lo spirito giusto, ovvero non per vincere “sugli” altri, ma “con” gli altri concorrenti provenienti da tutta Italia.
“Ed è meraviglioso – aggiunge il prof. Mandalari – vedere dei ragazzi di 17/18 anni confrontarsi con un autore straordinario come Vico. Un autore che intendeva la filosofia come pratica pedagogica attiva e mai come erudizione da ostentare (“boria dei dotti”)”.
Aspettando il prossimo Certame Vichiano, godiamoci, per ora, gli allori meritati.