Trebisacce-21/06/2014: Il Comitato Promotore Club Unesco passa a Club Unesco

                                    Dal Palazzo di Villa Bottini in Lucca

Sede Segretariato Generale FICLU

Via Elisa, 9

55100 Lucca

Prot. N.02.30M014                     

MESSAGGIO DEL SEGRETARIO GENERALE FICLU

Un saluto e un ringraziamento a tutti i convenuti a questo incontro culturale.

Prima di tutto desidero complimentarmi con il  presidente del Comitato Promotore Club UNESCO di Trebisacce Franco Maurella, persona di grande spessore umano e con lui ringraziare tutto lo staff organizzativo di questa giornata, che vi vede impegnati nell’affrontare un tema di grande rilievo per le politiche UNESCO, vale a dire, la tutela del Patrimonio storico, architettonico, paesaggistico del territorio nel quale operate da oltre un anno, in accordo con le istituzioni e con il pieno coinvolgimento della società civile.

Desidero altresì comunicarvi che durante i lavori del Consiglio Direttivo del 28 Maggio u.s., all’unanimità i membri del CD, sentita la relazione del Segretario Generale Rondinella e del Vicepresidente Agnusdei, preso atto del lavoro svolto durante l’anno di prova, hanno accolto con entusiasmo la richiesta di costituzione del Club UNESCO di Trebisacce quale “Membro effettivo della Federazione Italiana dei Club UNESCO”- FICLU, associata alla “Federazione Mondiale dei Club e Centri UNESCO – WFUCA. La richiesta di costituire un Club UNESCO nell’alto Jonio Cosentino, è stata accolta con particolare piacere  perché la vostra è una terra ricca di testimonianze e di ricordi, dove secoli di storia parlano ancora a chi ne percorre le strade, richiamando ai nostri cuori testimonianze di una civiltà non scomparsa, vissuta negli anni da una popolazione forte e tenace: una terra che giustamente aspira ad essere dichiarata “Patrimonio dell’Umanità”- Questo è per la Federazione un motivo di speranza nell’azione che i Club UNESCO possono svolgere sul territorio. Essere un Club UNESCO membro della Federazione si esprime nell’impegno di dare visibilità sul territorio in cui operiamo agli ideali d’azione dell’UNESCO. I Club UNESCO operano nel mondo, in questa linea, da oltre sessant’anni; nati spontaneamente in Giappone, sulle macerie di Hiroshima e Nagasaki, mentre l’Organizzazione dell’UNESCO formulava la sua Dichiarazione dei Diritti Umani, i Club hanno subito ottenuto il riconoscimento legale dall’Ufficio competente dell’Organizzazione, divenendone così i “figli legittimi” – Titolo che l’UNESCO e il suo Ufficio legale non hanno più concesso a nessuna ONG nata sul territorio. Questo atto fondante, che nella mia qualità di Segretario Generale mi piace ricordare sempre, è per noi motivo di soddisfazione, ma allo stesso tempo di grande responsabilità di fronte all’Organizzazione della quale portiamo il nome.

Questo riconoscimento assume un particolare valore in un territorio, come l’alto Jonio Cosentino, dove spesso i conflitti sociali dovuti alla mancanza di lavoro ed all’immigrazione clandestina, così come la carenza di una gestione attenta ed organizzata del territorio, dovuta alle emergenze ambientali e criminali, sono stati troppo spesso evidenziati ed ingigantiti dagli organi di informazione nazionali ed internazionali. I giornali e le televisioni   parlano sempre troppo poco delle tante “eccellenze” del territorio e ci piace che si cominci proprio da qui un percorso che costruisca un distretto culturale che includa anche località di pregio architettonico, monumenti e siti naturalistici cosidetti minori, ma non per questo meno belli e significativi. La realizzazione di un network  con la costruzione dei “distretti culturali” potrebbe comportare un riequilibrio fra i flussi turistici regionali, un incremento dei visitatori ed il conseguente sviluppo economico legato alle attività turistiche anche in centri minori, nel rispetto dei principi della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile perseguiti dall’UNESCO. Il Club UNESCO Trebisacce, all’interno del “distretto culturale ”, assumerebbe un significato strategico,  soprattutto per il proprio valore simbolico, in un territorio che ha bisogno di ritrovare l’ orgoglio delle antiche radici, la cultura, l’ umanità. Radici che qui ci rimandano immediatamente con la memoria alla presenza dei tanti popoli che si sono succeduti nel corso della Storia.

Perché è certamente vero che il meraviglioso Alto Jonio Cosentino, non potrà mai agognare ad essere come il duomo di Milano o come una Piazza dei miracoli di Pisa,  perché questi nostri luoghi, signori miei, hanno bisogno di un valore aggiunto che è lo spirito dei luoghi, la storia, la memoria gli usi e le trazioni culinarie. I paesi, allora si animano, si dilatano gli spazi e si conoscono le cronache e si immaginano i grandi che li hanno attraversati. Auspichiamo con Voi che questo primo riconoscimento, consenta alla collettività locale di ritrovare le sue importanti radici simboliche e storiche, e allo stesso tempo, a quanti visiteranno il Vostro splendido territorio, di condividere valori universali di pace, oggi troppo spesso perduti, in una dimensione che coinvolge i cittadini nella valorizzazione dei valori della tradizione, sulla quale oggi l’UNESCO richiama l’attenzione del mondo. Con questi auspici invio a voi tutti le mie più sentite scuse per non essere presente a questa serata, per impegni assunti in precedenza e invio anche un particolare saluto all’amico Maurizio di Stefano presidente dell’ICOMOS Italia, che ho recentemente incontrato a Parigi, che con la sua competenza, professionalità e credibilità internazionale saprà guidarvi nella realizzazioni di importanti traguardi.

Annateresa Rondinella

Segretario Generale FICLU