Trebisacce-28/06/2014: Remo Spatola :”Si facciano le primarie e si consenta ai democratici calabresi di scegliere liberamente il proprio candidato”.
In riferimento alle inutili, quanto inopportune considerazioni del Sig. Ernesto Carbone deputato nazionale del Partito Democratico, vorrei capire quali siano le sue competenze politiche e amministrative e cosa lo spinge ad entrare a gamba tesa nel dibattito politico che vede impegnato il Partito Democratico calabrese. Ritiene, forse, lo stesso Carbone di essere illuminato di luce riflessa, poichè renziano inconsapevole, o profondo conoscitore delle dinamiche politiche? Gli sprovveduti in genere tentano di utilizzare impropriamente il loro capo per accreditare sè stessi quali esperti dei problemi di un territorio. Il vero danno arrecato da Renzi è quello di aver fatto credere ad avventurieri ciarlatani che vivere esperienze politiche sotto la protezione del benefattore di turno, possa accreditarli come esperti delle sofferenze di un popolo. Consiglierei al sig. Carbone di starsene in parlamento, al riparo della prova del fare poichè, in quanto parlamentare non è chiamato ad assumere nessuna responsabilità amministrativa di fronte ai cittadini. La Calabria non ha bisogno di improvvisatori nominati in Parlamento, ma di personale politico che abbia maturato negli anni positive esperienze amministrative. I ciarlatani trovano ingiustamente molto spazio nelle aule parlamentari, mentre per gestire una regione difficile, esasperata, ed in condizioni di estrema difficoltà , occorrono competenza, serietà e profonda onestà morale e intellettuale che Mario Oliverio ha ampiamente dimostrato di avere nella sua lunga esperienza politico amministrativa. La Calabria deve essere amministrata dai calabresi e non da oriundi che favoleggiano un ritorno alle radici. Magorno, segretario regionale del Partito Democratico, assuma la responsabilità di far celebrare le primarie per la scelta del candidato Presidente della Regione Calabria, invitando i messia a restarsene in Parlamento e a svolgere con passione e competenza il ruolo che già ricoprono. La Calabria ed i calabresi vogliono sentirsi liberi di scegliere la propria classe politica dirigente. La libertà è un bene prezioso che i democratici calabresi non possono e non vogliono regalare a Matteo Renzi ed ai renziani dell’ultima ora. Il 40% alle ultime europee non è appannaggio del solo segretario nazionale, ma è il frutto del lavoro dei tanti militanti di base. Il 30 giugno all’assemblea regionale del Partito Democratico si sancisca finalmente una volontà democratica in nome e per conto della libertà dei calabresi di poter scegliere e di non subire, come spesso è accaduto, volontà coercitive di una piccola consorteria romana. Mario Oliverio è il solo candidato unitario che può condurre il centro-sinistra calabrese alla vittoria elettorale. Altre soluzioni sono le primarie, pena il fallimento del centro-sinistra calabrese e dell’intero Partito Democratico. Il Presidente del Consiglio, non eletto con suffragio universale, invoca continuamente le primarie, che lo hanno eletto segretario nazionale del PD, quale strumento di legittimazione popolare. Non si capisce perchè il nostro renziano calabrese non voglia capire che le elezioni primarie servono al centro-sinistra calabrese per scegliere il candidato Presidente. Sorge il sospetto, che l’ON. Mario Oliverio sia un personaggio scomodo ad alcuni, poichè essi potrebbero non trovare molto spazio nella vita politica regionale. O semplicemente hanno capito che Mario Oliverio vincerebbe le primarie a piene mani. Basta contumelie e inutili ipocrisie. Si facciano le primarie e si consenta ai democratici calabresi di scegliere liberamente il proprio candidato. Ogni altra pasticciata soluzione rischierebbe di regalare la Regione Calabria ad un centro-destra ormai allo sbando. Responsabilità che noi non vogliamo avere.
Trebisacce 28/06/2014
Remo Antonio Spatola
Componente della Direzione Provinciale del Partito Democratico