Trebisacce-14/07/2014: Davide Cavallo:”TUTTO DA RIFARE……..come sostenuto dal sottoscritto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, e in quello di approvazione del bilancio preventivo, il tentativo di cui agli artt. 193 e 194 TUEL, e cioè di ricorrere alla vendita degli immobili comunali per ripianare i debiti, si è dimostrato illusorio e sconclusionato!!!!”

Con Deliberazione n. 123 del 30.06.2014 la Giunta Comunale di Trebisacce, in considerazione del quadro finanziario ritiene che le misure di cui agli articoli 193 e 194 del precitato TUEL non siano sufficienti a superare le condizioni di squilibrio rilevate; conseguentemente, rettifica la parte finale della relazione della Giunta Comunale al rendiconto 2013, indicando, per risanamento finanziario dell’Ente, il ricorso alla procedura prevista dall’art.
243-bis del TUEL “ Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale”.

TUTTO DA RIFARE……..come sostenuto dal sottoscritto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, e in quello di approvazione del bilancio preventivo, il tentativo di cui agli artt. 193 e 194 TUEL, e cioè di ricorrere alla vendita degli immobili comunali per ripianare i debiti, si è dimostrato illusorio e sconclusionato!!!!

Adesso?!?!!……… retromarcia e ricorso al “Piano Pluriennale di Riequilibrio” previsto dall’art. 243 bis TUEL per i Comuni deficitari.

Nascono ora degli interrogativi:

1) Cosa sarà della vendita degli immobili comunali e delle manifestazioni di interesse all’acquisto avanzate dai cittadini, e non, interessati?!

2) La richiesta di anticipazione di cassa, avanzata alla Banca Carime, avendo quale presupposto l’assenza della condizione di Ente strutturalmente deficitario, oggi riconosciuta con il piano pluriennale, può essere evasa dalla tesoreria comunale?!

3) Dato che la procedura di cui all’art. 243 bis TUEL, “Piano Pluriennale di Riequilibrio” richiede una delibera consiliare e la successiva (entro 60gg) approvazione del piano di riequilibrio con l’indicazione di tutte le misure necessarie a superare le condizioni di squilibrio, l’iter sarà percorso correttamente o l’A.C. nel tentativo di un qualche percorso alternativo rischia di far saltare il banco?!

4) Il ricorso al Piano Pluriennale di Riequilibrio” è stato evitato fino ad oggi solo per poter adottare provvedimenti e compiere scelte che altrimenti sarebbero state impedite?!…..es.:spese personale?!

5) Cosa succederà a quei contratti in essere ed oggi vietati stante le riconosciute condizioni di deficitarietà dell’Ente?!

E’ evidente che si stia andando avanti a tentoni………speriamo bene!!!!!!

Davide Cavallo