Oriolo-03/08/2014: Gerhard ROHLFS- La Calabria contadina ai primi del ‘900
COMUNICATO STAMPA
Gerhard ROHLFS
La Calabria contadina ai primi del ‘900
Oriolo 3 agosto/15 settembre 2014
Entra nel vivo l’edizione 2014 di “ORIOLO CULT FESTIVAL” con l’opening della mostra multimediale “GERHARD ROHLFS – La Calabria contadina ai primi del ‘900”, a cura di Antonio Panzarella – domenica 3 agosto, ore 17.00, Palazzo Giannettasio, Corso Vittorio Emanuele, Oriolo CS (fino al 15 settembre 2014).
L’ampia retrospettiva fotografica, di elevato spessore storico e culturale, dedicata al glottologo e filologo tedesco Gerhard Rohlfs (Berlino 1892 – Tubinga 1986), tra i più eminenti del XX secolo, coinvolgerà i visitatori in una visita speciale e avvincente, attraverso un allestimento multimediale, un reportage realizzato dallo stesso studioso in Calabria nel corso delle sue spedizioni di ricerca squisitamente di “scavo linguistico”.
Rohlfs, folgorato dalla bellezza incontaminata di questo lembo di terra e dall’anima della sua gente, al punto da autodefinirsi “grande amico della Calabria”, è autore del Dizionario dialettale delle Tre Calabrie, opera pubblicata in fascicoli tra il 1932 e il 1939, considerata a ragione uno dei capisaldi per lo studio dei dialetti calabresi.
La mostra, come un archivio della memoria, propone un incontro suggestivo tra passato e presente: fotografie in viaggio nel tempo, che restituiscono inalterato il magico momento dello scatto, intrecciandosi in modo dinamico e poetico ai manufatti e agli attrezzi di lavoro del vecchio mondo rurale, recuperati negli ultimi sessant’anni dall’Avv. Giovanni Delia e donati al Comune di Oriolo, oggetto del Museo dell’arte contadina.
Il percorso espositivo – oltre sessanta gigantografie – si snoda all’interno di Palazzo Giannettasio, occupando diversi livelli dell’edificio gentilizio recentemente restaurato e che riapre al pubblico come Casa della Cultura, una cornice di pregio per quello che sarà il nuovo polo culturale secondo le linee programmatiche dell’Amministrazione.
Tra le opere esposte anche alcune inedite immagini di Oriolo – il punto 745 nell’AIS – immortalate da Rohlfs nel 1923.
La rassegna, che mira a coinvolgere non solo cultori
Locandina (1) (Pdf)