Pedali di Viggianello (Pz)-27/08/2014:Una piazzetta per don Giulio Rizzo (Un ricordo senza retorica ma pieno di affetto)
Una piazzetta per don Giulio Rizzo
(Un ricordo senza retorica ma pieno di affetto)
Pedali di Viggianello (PZ), 26 agosto 2014. Don Giulio Rizzo (1916-1982) fu parroco di Albidona dal 1944 al 1955. Dal ’55 all’82 fu il primo parroco di Pedali, la più popolata frazione di Viggianello.
Colpito da un male incurabile, che sopportò in silenzio, e con serena rassegnazione, se n’è andato a soli 68 anni. Don Giulio volle bene alla sua gente e fu sempre ricambiato con stima e affetto.
Dopo 32 anni dalla morte, la popolazione di Pedali e il sindaco Vincenzo Corraro l’hanno voluto onorare e ricordare, dedicandogli uno slargo, nelle vicinanze della chiesa madre del piccolo villaggio, adagiato sulla valle del Mercure. La piazzetta è stata inaugurata nel pomeriggio di martedì 26 agosto. Dalla sua Albidona sono giunti sette suoi nipoti, una ventina di pronipoti e suoi vecchi amici, tra i quali, Vincenzo Filazzola, “ragazzo dell’Azione cattolica” degli anni ’50. La piazzetta Dolcedorme era gremita di gente, di Pedali e dintorni; qualcuno è giunto anche dalla vicina Laino Borgo, da Rotonda e da San Severino Lucano. L’hanno ricordato, senza retorica, non solo il giovane sindaco Vincenzo Corraro, che ha porto il saluto ai convenuti, ma anche il parroco di Pedali, don Francesco Sirufo, il dott. Vincenzo Libonati, il medico Domenico Lauria (ex consigliere comunale e consigliere provinciale) e il dott. Alessio Bonafine, che nell’agosto del 1982 era sindaco di Viggianello e gli dedicò un commovente elogio funebre. La presenza e l’intervento del dott. Bonafine hanno suscitato grande emozione.
Ha coordinato gli interventi la professoressa Maria Gabriella Conte; infine, Giuseppe Rizzo, nipote di don Giulio, ha parlato di “dispersione migratoria” e ha letto numerosi messaggi pervenuti da amici e parenti sparsi in tutto il mondo: Albidona, Cosenza, Bologna, Argentina e Norvegia (dove lavora un suo parente medico). Molto sentito il ricordo del presidente del Circolo degli Albidonesi di Buenos Aires (intitolato a don Giulio), dott. Giuseppe Napoli.
Il rev.don Francesco Sirufo si è intrattenuto anche sulla poesia di don Giulio Rizzo, infatti era chiamato “sacerdote poeta”; essendo figlio di contadini, le sue poesie si ispirano quasi sempre al mondo degli umili, agli emigranti e ai giovani. Negli anni Cinquanta, don Giulio Rizzo scrisse alcuni articoli contro le “dimenticanze” e le “inadempienze” governative e statali della Calabria e dei piccoli paesi, suscitando accesi dibattiti e polemiche, ed egli ebbe a sopportare amarezze e incomprensioni della classe alte e dominante. La serata di Pedali si è conclusa con un gustoso rinfresco di prodotti tipici locali e con una bella suonata di zampogne e tamburello di Andrea Miraglia, di Pino Salamone e degli albidonesi Leonardo Rago e Leonardo Gatto.