Amendolara-18/09/2014:Clamorosa invenzione di uno scienziato calabrese: la bomba I
Clamorosa invenzione di uno scienziato calabrese: la bomba I
Apprendiamo, da fonti bene informate, che uno scienziato calabrese, dopo anni di ricerche, avrebbe messo a punto la possibilità di costruire una bomba di tipo particolare. Dopo la nota bomba Atomica, seguita da quella ancora più potente ad Idrogeno, e quella selettiva, cosiddetta N, in grado di uccidere gli esseri viventi lasciando inalterate ed incolumi le cose, lo studioso avrebbe messo a punto la bomba I, vale a dire un ordigno in grado di far fuori selettivamente solo gli imbecilli.
Dopo un primo momento di euforia sono iniziate ad apparire alcune perplessità. Molti si sono domandati: dopo la deflagrazione di un tale esplosivo, chi avrebbe più acquistato il novantacinque per cento dei libri pubblicati? Chi si sarebbe più affrettato, in edicola, a rifornirsi del novantasette per cento delle pubblicazioni mensili, settimanali, o peggio, quotidiane? Chi avrebbe comperato l’ottanta per cento dei cibi scadenti o scaduti? Chi più si sarebbe accaparrato ghiottamente i capi “firmati” a prezzi da capogiro? E chi si sarebbe recato premurosamente ai seggi elettorali? E le guerre fratricide in Medio Oriente? Ci si sarebbe dovuti rassegnare ad una pace duratura? Tutte domande inquietanti.
Qualcuno si sarebbe chiesto, in caso di tale esplosione, come si sarebbe potuto sopperire alla quasi totale scomparsa di amministratori pubblici. Altri hanno paventato il ritorno alla televisione con un solo canale, vista la possibile scomparsa dei telespettatori degli altri 380. Un disastro economico. Altro che crisi globale. Anche i possibili scampati si sono messi le mani nei capelli.
Si è immaginato, con raccapriccio, alla scomparsa dell’esodo di Ferragosto, e, peggio ancora, a quella del controesodo. Niente più bollini rossi o neri!
I più attenti hanno immaginato, sconvolti, i telegiornali privi delle rassicuranti notizie sull’imminente superamento della crisi e l’instaurarsi di una corposa crescita del Pil e dell’occupazione (soprattutto giovanile).
Il governo ha subito attivato un tavolo di crisi. L’ipotesi iniziale, quella di un complotto della minoranza, tesa a farli fuori tutti, è stata subito scartata. Infatti la minoranza aveva pensato l’esatto contrario, cioè ad un complotto della maggioranza, tesa a farli fuori tutti.
A quel punto si è deciso di fare fronte comune contro il pericoloso ordigno. Si è stabilito allora di rivolgersi ad un noto filosofo, spaventatissimo anche lui dalla possibile strage della sua categoria. Il pensatore, incontratosi con lo scienziato, lo avrebbe convinto della sua stessa scomparsa al momento della deflagrazione. Infatti, gli avrebbe esposto, convincendolo, che solo un imbecille avrebbe potuto inventare un tale congegno. Siamo salvi!
Associazione Culturale Jonica