Rocca Imperiale-01/10/2014: L’A.C. approva il Bilancio di previsione 2014

Rocca Imperiale:01/10/2014

 

Giuseppe Ranù
Giuseppe Ranù

Si è concluso l’atteso e difficile consiglio comunale, tenutosi nell’aula consiliare, lo scorso martedì 30 settembre, con ben sette punti all’ordine del giorno, tutti approvati a maggioranza, e tra questi l’approvazione del piano finanziario e tariffe Tari e l’approvazione del bilancio di previsione 2014, pluriennale 2014-15-16  e relazione previsionale e programmatica. “Non è stato facile, non sarà facile recuperare circa € 1.500.000,00 di debiti, ma usciremo da questo tunnel con grandi sacrifici ed impegno”, ha dichiarato Ranù. E ancora:” Abbiamo assistito, in maniera alquanto surreale, al tentativo di una minoranza sempre più aggressiva, a cui è il caso di dire -abbiamo tolto le ostriche dal tavolo-, che ha tentato di giustificare lo sperpero sostenendo che è tutto normale. Mi fanno tenerezza-continua Ranù- ma provo rabbia nel vedere come in questi anni sono stati spesi i danari della gente con cene da € 900 a 1400 circa, fatture a base di ostriche e vini, spesa al minimarket e consumazioni al bar. Diano spiegazioni questi campioni dello sperpero! È evidente la rabbia della minoranza: con noi si cambia! E non ci sarà più posta inutile da consegnare per garantire qualcuno !! E’ stato sforato di 600.000 euro il Patto di stabilità. E’ stato, dall’attuale amministrazione, anche nominato un consulente esterno che sta lavorando per ricostruire l’importo della massa debitoria. Un bilancio d’emergenza dal quale verrà chiaro l’importo dei debiti a carico della precedente amministrazione per cinque mesi che ha svuotato la cassa comunale e per i sette mesi a carico dell’amministrazione Ranù. Si vuole, cioè, tracciare una linea di demarcazione netta tra la precedente e attuale amministrazione in modo da offrire trasparenza ai cittadini. Presto in piazza per mostrarvi tutto e ripartire nell’ interesse dei giovani e della gente. E il primo cittadino conclude:”  Rocca ha bisogno di una svolta”.

Franco Lofrano