Trebisacce-09/10/2014: La terracotta di Nando Genise
La terracotta di Nando Genise
Argilla, cartoni, giornali riciclati e colori sono i componenti con cui Nando Genise esprime la sua creatività artistica. Nando Genise è nato a Trebisacce, nel centro storico sul famoso ‘Bastione’ nel 1960 e ancora vive nella marina con la mamma in Via Largo Mameli,11 dove all’interno dell’appartamento si è riservato dello spazio per creare oggetti in terracotta, per dipingere dei quadri con la tecnica dell’olio su tela, acquerelli e tempera, per riprodurre chiese, santi, monumenti utilizzando della carta o cartone (la carta pesta) tutti rigorosamente riciclati in barba all’attuale crisi. E’ dotato di una manualità sorprendente e le sue opere sono pezzi unici, non lavora in serie e ciò che è ancora importante crea per se stesso, per la sua passione innata che porta con sé da quando aveva i pantaloncini corti e accompagnava la madre in campagna, nei giardini trebisaccesi per fare il pane o per lavare la biancheria. Il suo sogno era quello di studiare presso l’Istituto d’Arte o presso un liceo artistico, ma la vita lo ha portato a conseguire il diploma di Geometra presso l’Istituto “G. Filangieri” di Trebisacce. Successivamente ha frequentato Firenze, la città culla dell’arte, perché proprio il mondo dell’arte, la musica classica e l’affetto della famiglia, hanno riempito la sua persona spiritualmente. E’ attratto dalla semplicità ambientale e fotografa volentieri dei fiori, delle canne lungo la strada, la spiaggia coni suoi sassi e dune, degli alberi secolari che riproduce con l’argilla facendoli diventare protagonisti nella sua vita. L’argilla l’ha scoperta circa tre anni fa, ma ha già all’attivo molte sculture. Si è ritrovato, senza saperlo, ad utilizzare una tecnica antica e cioè quella stessa tecnica usata dai greci e di cui noi oggi apprezziamo nel museo di Sibari tante opere artigianali di enorme valore storico. La tecnica di lavorazione di Nando è quella storica: la foggiatura (dare la forma), l’essicatura (fare asciugare), la cottura, la decorazione. Nando ha realizzato delle opere con l’argilla commerciale e alcune con l’argilla trovata in zona di Trebisacce e il risultato ottenuto è ottimo in ambedue i casi, ma con l’argilla trovata su di un terreno le opere sprigionano una magica brillantezza che rende il pezzo più bello e originale. Ciò che acquista e paga oggi sono i colori e il forno per cuocere l’argilla, per il resto è tutto in perfetta economia. E così in terracotta rossa è possibile apprezzare l’arte sacra, personaggi, il volto di Gesù, utensili vari, angeli, acquasantiera con la Madonna e Gesù, uccelli, pastori, presepi. La sua fantasia lo ha portato ad immaginarsi Trebisacce nel ‘700 e a riprodurre la Città dell’Amore dei nostri giorni. Nando Genise è cordiale e disponibile al dialogo, ma abbastanza riservato e non ama essere protagonista: è un passionale solitario che si nutre d’arte.
Franco Lofrano