Trebisacce-22/11/2014: Giuseppe Aino, nostro compaesano,progettista e realizzatore di macchine classiche d’orologeria.
“Se mi chiedono cos’è il tempo, non so spiegarlo, ma se nessuno me lo chiede, so cos’è”. Questa è la frase divenuta famosa, che andava dicendo S.Agostino quale filosofo, eloquiando sulla natura del tempo. E come lui, molti altri tentarono in periodi diversi , di dare una risposta convincente a questo argomento sia a livello soggettivo che scientifico, passando anche in modo più concreto alla materializzazione dell’unità di tempo.
Il primo a riuscirci, in modo pratico con la sua scoperta e studi sull’isocronismo, e per questo, considerato il padre della cronometria o orologeria di precisione, fu Galileo Galilei, che con l’applicazione del pendolo e le sue oscillazioni dal periodo sempre uguale, iniziò una nuova era di importanza fondamentale in questo campo. Il meccanismo che intese mettere a punto per la verifica pratica delle sue teorie, fu denominato “ Il pendolo di Galilei”, macchina che purtroppo non riuscì a realizzare finchè fu in vita, fino all’anno 1642.
Oggi, a distanza di più di quattro secoli, la sua idea, ripresa fedelmente dall’originale, è stata realizzata per rendere omaggio al Padre della Scienza Moderna e dare l’ importanza che merita, ad una macchina per troppo tempo dimenticata ingiustamente nell’oblio della memoria: Il Pendolo di Galilei
La realizzazione tecnologicamente perfetta, rimanendo in ogni modo fedele al disegno originale, rappresenta ciò che tutti gli amatori ed intenditori dell’orologeria pura, vorrebbero ammirare: linee semplici che compongono un disegno antico e quindi sobri;, piastre, ruotismi e leve, eseguiti con materiali lavorati e rifiniti secondo i canoni dell’orologeria del tempo in acciaio ed ottone..
Giuseppe Aino
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Giuseppe Aino, progettista e realizzatore di macchine classiche d’orologeria, presta la sua opera presso la Scuola Professionale Orologiai di Torino, dove è docente di teoria e pratica nei vari corsi di specializzazione.
1-2: disegni originali del 1600 da archivio in Firenze
3: realizzazione finale *
4: elaborazione 3D
Torino 3-4-2009
- si ringrazia l’Ing. Piviotti dell’Assocam Scuola Camerana di Torino per la preziosa
collaborazion