Sibari-25/11/2014:Sistema Welpoint agli scavi di Sibari: come buttare 3 milioni e 600 mila euro.
Sistema Welpoint agli scavi di Sibari: come buttare 3 milioni e 600 mila euro.
Finalmente si è aperto il cantiere a Sibari per tentare di prosciugare il Mare Jonio. Il sistema che si è scelto è quello cosiddetto Wellpoint a trincee drenanti.
Di che cosa si tratta è presto detto. Si scavano delle trincee, sul fondo si mette un tubo bucherellato, e si riempie il tutto con materiale granuloso tipo ghiaia. Tutto qui. L’acqua di falda entra nel tubo posto in pendenza e la scarica a valle. A valle? Ma quale valle, visto che l’acqua in quel posto sta sotto il livello del mare. Si tratta infatti di un sistema che ha preso lo spunto dagli Etruschi (non lo chiamavano Wellpoint ma Buonu puntu), che con cunicoli scavati in collina scaricavano, “a valle”, l’acqua piovana in eccesso che poteva danneggiare i terreni coltivati.
Loro, i primordiali (sic) Etruschi, disponevano di una valle. Ma noi, qui, sotto il livello del mare, dove l’andiamo a trovare un “a valle”? Tranquilli: ci penseranno le pompe a scaricarla in mare. Ma il sistema non doveva eliminare proprio le attuali pompe idrovore che 24 ore su 24 attualmente tengono all’asciutto l’area archeologica? Certo, ma se si continuasse con l’attuale sistema di pompe idrovore come si farebbe a buttare 3 milioni e 600 mila euro? Impossibile. Ma che razza di domande.
E se le pompe si dovessero per caso fermare, come è successo alle attuali? Ovviamente si allagherebbe tutto. Come sempre. Lo diceva anche il Gattopardo: “Cambiare tutto, per non cambiare niente.”
Naturalmente il sistema è molto più potente dell’altro, e sarà appunto in grado di svuotare anche il Mare Jonio. Il porticciolo dei laghi di Sibari verrà ricondizionato. Invece dei posti barca sotto casa, saranno organizzati dei graziosi ed utili orticelli. Le famigliole potranno finalmente mangiare zucchine e fagiolini a veri chilometri zero.
Per il porto di Corigliano si è pensato più in grande. Nel bacino portuale, ormai a secco, verrà progettato un campo da golf a 18 buche. Le navi da crociera, eventualmente presenti all’ormeggio nel momento del prosciugamento, saranno utilmente trasformate in condomini per gli sportivi.
Per gli stabilimenti balneari, i pescatori e le pescherie il problema si presenterebbe leggermente più complesso: se la prenderebbero, come si dice nell’attuale voga politica maschia e decisionista, semplicemente in saccoccia.
L’alba sul mare la si potrà ugualmente godere leggendo gli sdolcinati e stucchevoli carmi dei numerosi poeti locali.
Associazione Culturale Jonica