Trebisacce-05/01/2015:“Diabolik-Tutti i neri di Palumbo”

L'originale tavola svelata
L’originale tavola svelata

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Trebisacce:05/01/2015

“Diabolik-Tutti i neri di Palumbo”, è il titolo dato dagli organizzatori alla superba e originale mostra sul famoso e intramontabile personaggio fumettistico: Diabolik, svoltasi, lo scorso 4 gennaio, nei locali dell’ex Pretura. Un fiume di persone ha invaso i locali e in tanti sono rimasti fuori dalla saletta, un po’ delusi, per non aver potuto trovare un posticino utile per seguire i lavori direttamente. Le tantissime persone, di tutte le età, intervenute hanno seguito i lavori prestando la massima attenzione, interesse e curiosità. Il mitico Diabolik conosciuto ed amato da tante generazioni nel suo mezzo secolo di vita non poteva fallire con un simile appuntamento dal grande richiamo. Forti di questa esigenza e diffusa curiosità, l’Associazione Cultuale Rizoma,di cui è Presidente Sara Marino, e l’Associazione L’arte delle Nuvole, di cui è Presidente Andrea Mazzotta, col patrocinio del Comune di Trebisacce – Assessorato alla Cultura, della Provincia di Cosenza,  in collaborazione con La Biblioteca delle Nuvole di Perugia, col Napoli Comicon e grazie al supporto della Casa editrice Astorina, hanno deciso di offrire ai tanti appassionati di fumetto del sud Italia, l’occasione di potersi calare nel mondo di uno dei personaggi delle “nuvolette” più amati e seguiti di sempre, la creatura delle mitiche sorelle Giussani: Diabolik! Dall’ingresso principale della mostra e su tutte le pareti dei vari locali, tante tavole dei disegni di Diabolik e di Eva Kant a ripercorrere i primi numeri del fumetto e sino ad oggi. Per tutti c’è la possibilità di vederle e apprezzarle le tavole perché la mostra resterà aperta sino al 25 gennaio. Moderatore e conduttore della serata l’appassionato di fumettistica e giornalista Andrea Mazzotta che ha saputo cogliere e presentare gli aspetti più salienti e interessanti della mostra e intrattenendosi su di un piano dialogico con il Maestro Giuseppe Palumbo lo ha portato, piano piano, a raccontare tanto sul personaggio Diabolik e su come nasce ogni numero di questo fumetto che conta ormai 150.000 copie a uscita e che fa il tutto esaurito. Parole di elogio sono state espresse dal Sindaco Franco Mundo agli organizzatori per la piacevole serata realizzata e nello stesso tempo ha ringraziato il Maestro Palumbo per aver accettato l’invito e ha sottolineato che la presenza in sala del disegnatore dei numeri speciali di Diabolik è cosa rara e da apprezzare. Il maestro Palumbo prendendo la parola si è alzato in piedi e si è tolto il cappello per sottolineare un saluto di cuore e di rispetto nei confronti di un pubblico così attento e numeroso. E sempre con linguaggio semplice ed efficace ha parlato dell’icona Diabolik e dei suoi occhi di ghiaccio. Ha sottolineato che “sono solo 15 anni” che disegna Diabolik e che i disegnatori più longevi sono: Enzo Facciolo (che ha canonizzato lo sguardo di Diabolik) e Sergio Zamboni e che a loro deve sempre rifarsi per mantenere continuità sui disegni. A tantissime domande del pubblico ha risposto simpaticamente il Maestro Palumbo, tranne ad alcune: ”Come fa ad indossare la calzamaglia Diabolik? Dove nasconde la refurtiva? Non è giunto il momento di cambiare la Jaguar con una più moderna per non farsi notare?”, ma il Maestro ha risposto che di misteri ve ne sono tanti e tali devono restare. Durante i lavori, come annunciato dagli organizzatori, si è svelata la tavola originale che raffigura lo sguardo di Diabolik sulla Parrocchia San Nicola di Mira nel centro storico. Ne è seguito un corale applauso prolungato che ha soddisfatto l’autore Palumbo. Insomma una serata da dire: ”C’ero anch’io”. Nonostante i suoi 50 anni il fumetto conserva il suo fascino. Eva Kant e Diabolik rappresentano sempre una coppia moderna legata da grande passione, grande complicità, grande amore che ne fanno una coppia unica che resiste alle intemperie del tempo. Oltre 150.000 copie a numero vendute. Un fumetto di successo e che continua ad incassare successo, così come un grande successo ha fatto registrare la serata.

Franco Lofrano