San Lorenzo Bellizzi-22/01/2015:BENI CULTURALI DI SAN LORENZO BELLIZZI (di Domenico Mastrota)
BENI CULTURALI DI SAN LORENZO BELLIZZI
All’interno del territorio di San Lorenzo Bellizzi si trovava la chiesa madre costruita nel 1834 e poi distrutta nel 1908 a seguito di un evento sismico. La nostra Parrocchia è da considerare, anche se sconosciuta a molti uno scrigno di opere d’arte relative alle statue lignee dei nostri Santi che vi si trovano all’interno delle chiese, risalenti al XVI-XVII secolo, ora sottoposti sotto il controllo dei beni culturali ecclesiastici della diocesi di Cassano All’Ionio ed alcuni al restauro. I Santi sono :
- Lorenzo Martire, Crocifisso, S. Rocco , S Antonio , L’immacolata, Madonna del Carmine,
- Lucia ecc…
È opportuno ricordare dal punto di vista ambientale e turistico la ricchezza che contiene il nostro piccolo paese, ricadente interamente nell’area del parco nazionale del Pollino, area protetta ed istituita nel 1987 in Calabria nella Prov. di Cosenza per una superficie di ha 1600.
Da ricordare con insistenza le Gole del Raganello le quali costituiscono un Canyon di circa 17 km su quale scorre il torrente Raganello, suddividendosi nel corso in gole basse ed alte sul quale si possono intravedere spettacolari opere d’arte naturali e paesaggistiche, quali le gole con la strettissima scala cosiddetta “ Scala del Barile”. Nel percorso dei 9 km si trovano: forre, frane ciclopiche, conche, lisce e dirupi eccezionali ecc……
Da evidenziare in modo particolare è la ricchezza della flora e della fauna, la prima con la presenza del Pino Loricato, faggi, abeti bianchi, lecci e tante altre erbe officinali, la seconda con tantissime specie di animali, quali: lupi, cinghiali, aquile reali,lontre, donnole volpi e tante altre specie. Invece dal punto di vista architettonico bisogna ricordare il piccolo borgo, incastonato nel massiccio del Pollino in una profonda valle o conca ed ubicato a 830 slm dirimpettaio delle gole e lungo il crinale della Serra di Paola con le sue tipiche casette in pietra secca e con la sua arte povera, ma ricca di storia di eventi e di tanta onestà ed umiltà.
Domenico Mastrota