Trebisacce-26/01/2015: La Cisl-Scuola:”Ai docenti spetta più lavoro e meno retribuzione!”

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Trebisacce: 26/01/2015

Assemblea sindacale della Cisl-Scuola molto partecipata quella tenutasi nell’aula Magna del Liceo “G. Galilei”, di cui è dirigente Scolastica Elisabetta Cataldi, nelle ultime due ore di lezione, lo scorso lunedì 26 gennaio, su diversi temi che riguardano la scuola. Presenti tantissimi docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Al tavolo dei relatori la dirigente scolastica Elisabetta Cataldi e i responsabili provinciali Cisl Antonio Di Matteo e Enzo Groccia. “Il governo Renzi parla di “Buona Scuola”, ma per noi si tratta semplicemente di una Scuola buona”, ha chiosato in apertura dei lavori Di Matteo. E continuando ha affermato che l’attuale governo fa tante chiacchiere ma fatti niente! E lo dimostra il fatto che Renzi non vuole confrontarsi con i sindacati, ma poi accetta accordi al ‘Nazareno’. Il premier Renzi ha preferito una consultazione on line con il popolo, scavalcando i sindacati, ma il risultato, con scadenza il 15 novembre, è stato deludente: soltanto in 300.000 hanno aderito. Una volta, ha ricordato il relatore, c’era l’ascensore sociale per chi studiava, oggi non è più così. Oggi gli insegnanti hanno sempre più lavoro da espletare e il contratto è sempre bloccato al 2007. Non si fanno le nozze con i fichi secchi! Non si fanno le riforme sulle spalle dei lavoratori! Si tratta di autofinanziamento nella sostanza, perché non aumentano la retribuzione dei docenti e danno ad uno “pseudo” merito degli incentivi. Il 66% percepirà di più e gli altri resteranno fermi. La riforma si fa ascoltando chi nella scuola vi opera realmente. Quando si parla di contratto il governo non ci sente. Assumeranno 150.000 docenti, cadrà la differenza tra organico di diritto e di fatto e si eliminerà il precariato..che bellezza! La Cisl ritiene che il personale Ata non sia stato considerato e che bisognerà fare i conti con le risorse finanziarie. Si parla di competenze e tutti vorrebbero la scuola sotto casa, ma invece ci sarà la flessibilità territoriale e ci sarà la conversione dei docenti, ma mancano ancora le tabelle di conversione per l’attuazione concreta. Il secondo capitolo del documento  riguarda la carriera del docente che oggi si basa sugli anni di servizio; oggi il governo introduce il merito. Si misurerà la qualità della prestazione e i titoli acquisiti negli anni e lo scatto, ogni tre anni, sul principio della competenza premierà i più bravi e non tutti. Sulla figura degli RSU ha dichiarato che non devono essere inamovibili a scapito degli innocenti che perdono il posto e sono costretti a spostarsi in altra scuola. Il” contratto” è fondamentale per chi lavora ed è una conquista che risale al quadriennio 1994-97: conquista salariale e di diritti, ha esternato Enzo Groccia. La “Buona –scuola” di Renzi toglierà soldi a tutti per darli al merito senza consultare i sindacati. Si toglie dignità al CNCL. L’aumento delle 80 euro non sono pensionabili. Anche la Legge di Stabilità parla di tagli e di rimodulazioni. Prevede la riduzione drastica delle supplenze per gli assistenti amministrativi (Ata). La contrattazione è bloccata da sei anni! Alle elezioni RSU bisogna votare con coscienza, ha ancora indicato il relatore. Qualche docente presente in sala ha esternato: ”La Cisl parla così ma non fa mai sciopero perché è filo-governativa!”. La dirigente scolastica Cataldi, durante il suo intervento di saluto istituzionale, ha sottolineato che ogni sindacato ha una propria chiave di lettura del documento e l’augurio che ha mosso ai docenti è stato quello di riuscire a conservare nel tempo l’entusiasmo, il buon senso, l’equilibrio e di continuare a fare ancora e sempre bene il proprio lavoro. Che rimanga il Rispetto tra di noi. Ho conosciuto diversi docenti RSU con i quali abbiamo sempre lavorato bene avente come comune obiettivo l’interesse della scuola.

Franco Lofrano