Calabria-31/03/2015: Acqua torbida (e “puzza” come dice Papa Francesco) sugli incidenti stradali della 106 Jonica

Calabria. Acqua torbida (e “puzza” come dice Papa Francesco) sugli incidenti stradali della 106 Jonica

 

Domandina semplice semplice agli avvoltoi che si fanno pubblicità dichiarandosi paladini dei morti per incidenti stradali sulla 106 Jonica.

Questi a seguire sono i dati nazionali degli incidenti sulle strade statali in Italia.

La Calabria è presente nella classifica al secondo e quinto posto, ma non per la 106 Jonica. Come mai non ci sono paladini avvoltoi per queste due strade calabresi? Forse perché non sono inserite nelle torte delle Grandi Opere? O sono incidenti e morti di serie B?

Indicatori Statistici per le strade Statali nazionali

I.G. = Indice di gravità; R.M. = Rischio di morte

  1. SS di Pescolanciano                                                      I.G.1.000 R.M.12,64
  2. SS 559 di Luzzi (Calabria)                                             I.G.  500 R.M.12,64
  3. SS 188dir/A Centro occidentale Sicula                          I.G.  500 R.M.12,64
  4. SS 196 di Villacidro                                                         I.G.  500 R.M.  8,43
  5. SS 108 ter Silana di Cariati (Calabria)                           I.G.  500 R.M.  6,32

Seconda domandina, sempre semplice semplice. Sulla 106 Jonica ci sono molti incidenti, è vero, ma esiste la vecchia 106 e la nuova 106. Questa statale, in ogni modo, è molto, molto lunga: 500 km che vanno da Taranto a Reggio Calabria. Il tratto più pericoloso non è certo quello Roseto Sibari (già ammodernato, e che basterebbe raddoppiare). Come mai i paladini avvoltoi sono concentrati invece strenuamente proprio sul tratto Roseto Sibari? Forse perché è inserito nella torta delle Grandi Opere ANAS con il 3° megalotto?

Nel gioco del Poker si dice: piatto ricco me ce ficco!

“Ma no! Il 3° megalotto Roseto Sibari non era inserito nelle pastoie della corruzione!”, declamano ispirati da giustizia gli avvoltoi! No? Allora leggiamo la cronaca riportata dall’Espresso di questa settimana.

Progettazione dell’opera 3° megalotto: Bevilacqua

Direzione dei lavori per il 3° megalotto (per ora, in attesa dell’ingresso di Perotti, ora in galera): Monorchio.

Leggiamo: “L’ascesa di Perotti è avvenuta quando Bevilacqua era già numero uno grazie alla quantità di incarichi accumulati dalle sue società: La Sis e la A&S prima e oggi la Italconsult… Per lui c’è stato il sostegno bipartisan di Lupi… Sotto il profilo economico Bevilacqua è il più forte del settore. Può vantare un fatturato di oltre 30 milioni di euro all’anno con Italconsult… Oltre alla statale 640 divisa in due lotti da oltre 1,5 miliardi di euro (nel primo lui progettista con la Sintel e Monorchio alla direzione lavori; nel secondo lui direttore dei lavori)… Oltre alla statale 640 Bevilacqua ha fatto la parte del leone anche con la statale 106 Jonica nei megalotti 1 e 2. Nel 3°megalotto Bevilacqua ha la progettazione e Monorchio la direzione Lavori.“.

Tralasciamo di enumerare l’interminabile serie di incarichi di Monorchio, per segnalare solo le sue ultime imprese, sempre segnalate dall’Espresso: “…Monorchio ha avuto La Torino-Novara… A sud ha diretto i lavori del megalotto 6 per l’A3. In entrambi i casi le opere sono andate avanti fra ritardi e spese fuori controllo. Anche peggio è finita sulla Palermo-Agrigento, con lo smottamento del viadotto Scorciavacche realizzato con la sua società Sintel…

Concludiamo con un’altra chicca espressa dai soliti avvoltoi: “Le vestigia della Sybaris arcaica sono solo quattro vecchi sassi senza valore…”. Declamano per giustificare il fatto che il 3° megalotto ci passerebbe sopra devastandola.

Questa bestemmia culturale si commenterebbe da sola, vogliamo solo ricordare a questi beceri avvoltoi, che Sybaris è la città posta alla base della cultura occidentale, quella cultura che permette anche a dei cafoni ignoranti di dire le loro bestialità.

Un suggerimento: perché non si arruolano nell’Isis? Con essi potrebbero dare libero sfogo alle loro inclinazioni distruttive.

Non solo, ma in Libia si troverebbero a poter sostenere un’altra Grande opera Anas per 2,3 miliardi di euro: la Ras Ejdyer-Emssad Motorway. Troveranno che alla direzione lavori è stata proposta la Ingegneria Spm di Stefano Perotti (momentaneamente in galera). Anche in Libia le strade attuali sono molto pericolose.

Associazione Culturale Jonica