I giovani verso una scelta consapevole.
L’ITS ‘Gaetano Filangieri’ ha ospitato, lo scorso giovedì 23 aprile, due giovani relatori che operano nel il progetto il ‘Futuro non è uno slogan”: Angela Marino di terzo grado e Antonio De Marco di primo grado, il cui scopo è quello si spronare i giovani a intraprendere scelte proprie sia dal punto di vista scolastico che lavorativo. Per far cogliere meglio l’aspetto sono stati proiettati dei cortometraggi: il primo argentino ‘El Empleo’ premiato al festival di Berlino, che ha documentato la vita quotidiana di un uomo, il suo tragitto per arrivare al lavoro, in un complesso in cui le persone vengono usate come se fossero oggetti, perché l’uomo dava tutto per scontato e in effetti, il viso di personaggi esprime angoscia. Quindi da questo filmato si voleva far percepire la situazione lavorativa in argentina e come gli uomini si sfruttano a vicenda. Mentre gli altri due cortometraggi erano tratti dal famoso film ‘Harry Potter’ e la scena proiettata mostrava i ragazzi della scuola di magia che dovevano essere indirizzati da un cappello parlante nelle case, che richiedevano alcune caratteristiche. E solo il protagonista disse ciò che voleva davvero. Mentre l’altro mostrava una scena del medesimo film spostata nel tempo dopo 19 anni, i ragazzi questa volta erano cresciuti e anche genitori pronti a sostenere i figli per l’inizio nella stessa scuola di magia. Quando il secondo dei suoi figli, rivela a Harry il suo timore di finire nella casa di Serpeverde, lui gli risponde così: “Albus Severus Potter, tu porti il nome di due presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde e probabilmente l’uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto”. Quindi il messaggio è: non farsi influenzare nelle scelte dai genitori o dagli amici, essere coraggiosi, credere nelle proprie potenzialità sfruttarle soprattutto nel proprio territorio perché il futuro è nelle redini di noi giovani e dobbiamo fare tutto ciò che occorre per valorizzarci e valorizzare ciò che ci circonda con impegno, competenza e con una positività.
Francesca Oriolo |