Rocca Imperiale- 09/06/2015: Il film “Le nozze di Laura” di Pupi Avati racconterà una nuova Calabria
Rocca Imperiale: 09/06/2015
“Le nozze di Laura” di Pupi Avati racconterà una nuova Calabria
Strapiena di persone la Piazza d’Armi del Castello di Federico II, lo scorso 8 giugno, e tutte pronte ad accogliere con applausi continui i fratelli Antonio e Pupi Avati. Ad accoglierli all’ingresso principale e ad accompagnarli durante il tutto l’irto percorso il sindaco Giuseppe Ranù, il comandante dei carabinieri Fanelli e le belle e giovanissime hostess dell’I.T.S. “G. Filangieri” di Trebisacce, diretto dalla dottoressa Franca Domenica Staffa, tutte perfettamente ordinate e in divisa, curate dalla Signora Anna Guido, nelle persone di: Velia Santorsola, Jessica Giannotta, Anna Maria Cirigliano (di Amendolara),Carmen Lungaretti, Habibi Eglantina, Cuconato Francesca Matilde e Osnato Ilaria. Visibilmente soddisfatti per la calda accoglienza ricevuta, i fratelli Avati si sono portati al tavolo degli ospiti e dei relatori dove da li a poco presenteranno ufficialmente il tv Movie che avrà la durata di 90 minuti e che entrerà nelle case degli italiani agli inizi del 2016 su Rai Uno. Probabilmente, ha dichiarato Pupi Avati, seguiranno a questo film altri 5 episodi. Magnifica collaborazione che vede come regista Pupi Avati, il fratello Antonio come produttore cinematografico della Duea Film, il location manager della Duea Film, originario di Canna, Ernesto Truncellito e il Sindaco Giuseppe Ranù che non si è risparmiato per creare un clima ospitale d’eccellenza per gli ospiti e che insieme con gli altri amministratori creeranno le condizioni migliori e favorevoli per rendere nel prossimi mesi un soggiorno sereno e confortevole all’intera troupe impegnata nelle riprese del film “Le nozze di Laura”. Già definite le località e i comuni coinvolti per le scene: Comune Rocca Imperiale ( Località: Cesine Colfari – Agrumeti Azienda Imperial Frutta- Mobilificio Acciardi – Monastero Comunale e Chiesa Madre di Rocca Imperiale – Lungomare Rocca Imperiale); Comune di Montegiordano ( Cementificio- Lungomare di Montegiordano); Comune di Amendolara( Piazza Giovanni XXIII + Bar); Comune di Roseto Capo Spulico ( Lungomare- Panorami vari); Comune di Strongoli ( Località: Marina di Strongoli: Lungomare – Località: Marina di Strongoli: Azienda Agricola Dattilo- Località Pianette – Case Popolari- Località Verauda – Aranceto Ing. Filippo Gallo); Comune di Crotone (– Autostazione Fratelli Romano). Intanto è già noto a tutti che il noto regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore italiano, Pupi Avati, ha scelto la Calabria come location del suo prossimo film “Le nozze di Laura”, grazie all’interessamento dell’attuale amministrazione comunale guidata da Giuseppe Ranù e del presidente della regione Mario Oliverio, assente durante la serata perché impegnato istituzionalmente altrove. Tra l’attento e numeroso pubblico anche diversi altri amministratori, giornalisti, persone di cultura ed esperti e appassionati di cinematografia: Rosanna Mazia (Sindaco di Roseto Capo Spulico), Vincenzo Gaudio (Sindaco di Alessandria del Carretto), Franco D’Urso(già sindaco di Roseto e attuale Direttore del Gal Alto Jonio, lo scrittore e Poeta Dante Maffia), l’artista Epeo, il sindaco di Castroregio Tonino Santagada, il consigliere di maggioranza Brancaccio di Oriolo Calabro; Trebisacce (sindaco di Nocara), Petta Andrea (vice sindaco di Trebisacce), lo scrittore e poeta Pino Affuso, Don Francesco (Parroco di Canna), i giornalisti Franco Maurella (quotidiano del Sud) e Rocco Gentile (Gazzetta del Sud) e, insomma, sicuro di aver saltato chissà quanti, concludo l’elenco con le autorità civili e religiose del territorio. Il primo ciack è in programma a Roma per il prossimo 29 giugno e verso la metà di luglio si girerà su Rocca Imperiale e sul territorio. A breve inizieranno, si dice, i provini per il cast e per le 400 comparse. “Le nozze di Laura” –ha esplicitato il regista Pupi Avati che ha anche scritto la storia-sarà un film che trae ispirazione dal primo miracolo di Gesù, le Nozze di Cana. Laura, giovane ragazza che aveva la sfortuna di essere non bella si trasferisce a Roma, seguendo il volere del padre benestante, produttore di arance, con la speranza che nella capitale possa riuscire a costruirsi una nuova vita affettiva. Le difficoltà di adattamento in questa nuova realtà non mancheranno alla giovanetta che in città conduce una vita solitaria. Nel giorno del suo compleanno, si regala una paio di scarpe leopardate e decide di trascorrere la giornata al Pincio. In quella occasione conosce il proprietario di una lavanderia a secco, col quale si concede finendo col farci l’amore. Dopo poche settimane, Laura scopre di essere incinta, ma dell’uomo che doveva essere il padre di suo figlio non trova più alcuna traccia. Gira tutte le lavanderia della città, ma dell’uomo nessuna traccia. Si affanna nella ricerca. Frequenta tanti posti e corsi per poter integrarsi, ma ogni sforzo risulta vano. E’ stanca ormai di quella vita vuota e che non vuole per se stessa e decide di tornare nella sua terra d’origine, dove il padre la manda a raccogliere arance. Ciò che le fa male non è il faticoso lavoro, ma piuttosto gli sguardi delle persone del luogo che le fanno pesare il fatto di essere una ragazza madre, disonorata. Alla tristezza quotidiana si accompagna un raggio di luce, in un giorno particolare. Sul lavoro conosce un ragazzo africano, principe del Ciad, un incontro dal quale nasce una storia d’amore che si concluderà…con un miracolo. Pupi Avati , durate l’intervento si è chiesto: ”La nostra vita non è un miracolo?”. Siamo riusciti a concretizzare tante idee, e ciò è molto bello. Il Vangelo, conclude Pupi Avati, è la visione più bella e l’ha avuta un ragazzo 2000 anni fa. Affidiamoci ai miracoli! Ha aperto i lavori il primo cittadino Giuseppe Ranù che ha ringraziato tutti i presenti a cui ha ricordato il giro delle visite fatte in mattinata dai fratelli Avati sulle possibili location del film, da Roseto ad Amendolara, ecc. e al Santuario della Madonna della Nova, in contrada Cesine, dinanzi alla quale gli ospiti ‘Avati’ si sono inchinati per una preghiera, fatto emozionante e che non è passato inosservato al sindaco Ranù. Con le “Nozze di Laura”- ha sottolineato Ranù durante il suo pregnante intervento-si racconterà una Calabria diversa che darà visibilità al nostro territorio e al nostro comprensorio e ai nostri prodotti di qualità. Il Presidente Oliverio vuole cambiare la Calabria e lo farà perché lo vuole e perché abbiamo delle bellezze naturali da valorizzare. Il film vedrà protagonisti anche i nostri limoni e le arance e da qui un nuovo punto di slancio per la loro valorizzazione. Una terra la nostra che ha molto da raccontare e ringrazio Ernesto Truncellito per aver voluto contribuire a dare visibilità a Rocca che segna l’ingresso alla nostra terra di Calabria. Nel film una storia, ha rimarcato Ranù, che parla di immigrazione e di integrazione, di valori e di principi veri dei quali la fonte principe rimane il vangelo. In rappresentanza della Regione Calabria è intervenuto Pasquale Anastasi che ha riferito dell’impegno di Mario Oliverio nel sostenere questa iniziativa e che il dipartimento che rappresenta si candida e si prenota anche per le successive puntate. A seguire sono intervenuti Franco D’Urso (direttore del Gal Alto Jonio) e Michele Laurenzano (sindaco di Strongoli). Presenti ai lati di Piazza D’Armi a garantire la sicurezza anche la polizia Municipale e Provinciale e il servizio sanitario è stato garantito dalla locale confraternita delle Misericordie. Pupi Avati ha esordito gratificando tutti i presenti con la battuta: ”Tanta gente per due cineasti anziani!”. Un modo simpatico per creare subito empatia con il pubblico. E da qui il seguito del suo corposo e ricco intervento sul film di cui si è già scritto. Infine, però, il regista ha accesso i riflettori sul tipo di tv che vuole e che parla della famiglie e alle famiglie, alla qualità dei genitori che guidano i figli così come l’agricoltore cura e segue i propri limoni, con amore e passione. Ranù alla fine dei lavori saluta nuovamente tutti e “Da qui inizia e da qui riparte la Calabria. Ci rivedremo nei prossimi giorni”. Prima di uscire dal Castello le persone hanno notato un tavolo preparato per distribuire la gustosa torta al gusto di limone offerta dallo Chef Carlo Arcuri del ristorante Villa Hour di Rocca Imperiale. Anche una sua giovane e bella collaboratrice che distribuiva i pezzi di torta indossava dei caratteristici orecchini a forma di limone che attiravano l’attenzione degli intervenuti e presentavano, in tema, il famoso Oro Giallo di Federico II.
Franco Lofrano