Trebisacce-26/06/2015: Piazza per padre Bernardino (di Andrea Mazzotta)

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11147224_1079088105452291_8382755462778219037_n11667911_10207058129480729_1996024646_nIl ricordo, tanto quanto il senso di appartenenza, sono i fili con cui si intessono le maglie del tessuto sociale di una terra. Celebrare e ricordare chi ha varcato i confini del proprio paese per seguire la propria vocazione, per rispondere alla chiamata ricevuta, è un dovere ineluttabile per una comunità che vuole crescere unita. Con queste finalità il Comune di Trebisacce, il 21 giungo, su proposta del Gruppo Scout “Trebisacce 2”, delle associazioni “L’Albero della memoria” e “Arsa – Rione Sant’Antonio”, ha intitolato una piazza, sita sul lungomare presso Riviera dei Saraceni, a Padre Bernardino Maria De Vita, nato Antonio De Vita, nel 1925 proprio a Trebisacce, come ricordato dal demologo Piero De Vita che ne ha tracciato l’agiografia. Scomparso nel 2006, quest’uomo gentile, indefesso quanto devoto, era diventato punto di riferimento per migliaia di fedeli, svolgendo, instancabilmente, il ruolo di padre confessore presso la Porziuncola di Assisi. Sue erano le parole di conforto che tanto i sacerdoti e i prelati, quanto i laici, soprattutto tra i tanti ragazzi della comunità Scout a cui era particolarmente legato, cercavano e trovavano nel ormai storico confessionale numero 15. In un clima di fratellanza, Padre Di Lazzari, referente francescano di Assisi, ha voluto sia ricordare a tutti gli astanti che Padre Bernardino portava Trebisacce nel cuore, così come col cuore accoglieva i tanti conterranei che andavano a cercare conforto attraverso la confessione, sia testimoniare che c’era un’aurea che superava l’umana comprensione intorno alla figura del padre francescano, tanto che i Padri Postulatori della congregazione per le cause dei Santi hanno già dimostrato un concreto interesse per la figura di Padre Bernardino Maria.
All’amministrazione comunale, rappresentata durante la serata dal Sindaco Franco Mundo e dall’assessore Giampiero Regino va il merito di aver saputo attuare fattivamente la proposta delle associazioni.

 Andrea Mazzotta