Italia-26/07/2015:RENZI: LA QUARTA SVOLTA (“Nun annà a destra perché c’è er burone daa Maranella, o’right? O’ right!”*)
RENZI: LA QUARTA SVOLTA (“Nun annà a destra perché c’è er burone daa Maranella, o’right? O’ right!“*)
* Cit. Un americano a Roma, con Alberto Sordi.
Renzi, dopo la quarta svolta a destra, ed avere evitato miracolosamente er burone, ha compiuto un giro completo e si ritrova ora al punto di partenza.
Ma questa è la volta buona per il nuovo programma di governo:
- Taglio delle tasse.
- Lotta agli evasori.
- Riduzione del debito pubblico.
La chiave di volta è naturalmente il punto 2. Come? Semplicissimo.
Spieghiamo per esempi che sono più chiari.
Avete un’automobile? No? Voi quindi non pagate bollo e tasse sulla benzina! Questo, in pratica vi fa godere di una disponibilità in più rispetto ai normali contribuenti cittadini onesti che una macchina ce l’hanno e ci pagano le tasse. Siete di fatto un evasore e sarete stanato e tassato del 50% di ciò che avete di fatto “incassato”.
Avete un lavoro? No? Siete disoccupato? Voi quindi non pagate i contributi e le tasse che paghereste se foste impiegato! Questo vi fa godere di una disponibilità in più rispetto a quelli che lavorano e pagano le relative tasse. Anche voi siete di fatto un evasore e sarete stanato e tassato come nell’esempio precedente.
Avete una casa? No? Certo, non lavorate e quindi non vi potete permettere un mutuo. Questo vi fa risparmiare e quindi incassare tutte le tasse sulla casa che pagano i normali cittadini. Anche voi siete un evasore e sarete stanato e tassato nella stessa misura di cui sopra.
L’elenco è lungo (andate in vacanza? No? ecc. ecc.), ma avrete capito.
Passiamo al taglio delle tasse (finalmente!). L’Irpef sarà tagliata del 10%. Ma, attenzione, il risparmio goduto vi potrebbe far entrare nella categoria “evasori”. Per non cadere nel reato dovrete versare le tasse (sempre del 50%) sull’importo risparmiato-incassato. Chiusa la partita? Manco per sogno. La rimanenza del 5% è a sua volta un risparmio incassato ed andrà tassato. E così via all’infinito (la metà della metà si riduce all’infinito ma non si azzera mai, come ben detto da Zenone nel V sec. a.C. con il suo paradosso: Achille e la tartaruga).
Prima dichiarazione del governo: Abbiamo tagliato le tasse del 10% e stanato degli evasori:
Voi direte: “Ma con questo sistema non ha ridotto un bel niente, e per giunta non ha incassato altrettanto niente (quello senza lavoro, senza macchina e senza casa, non gli verserà nemmeno un euro di tasse). Come farà a rispettare il punto 3: Riduzione del debito pubblico?”.
Finanza creativa carissimi scettici!
Metterà a bilancio il credito (anche se inesigibile: ricordate la bolla speculativa bancaria?) con gli “evasori” stanati, abbassando il rapporto Debito-Pil: scenderà cosi lo Spread, e si ridurrà il debito pubblico.
Dopo avere dichiarato “soddisfatti” i 3 punti del programma chiederà il voto degli Italiani. Ho la netta sensazione che, “soddisfatti” del paradosso (Aristotele ha spiegato anche quello di Achille che non raggiungerà mai la tartaruga: vedi nota**) anche loro, glielo daranno.
** «Un mobile più lento (tartaruga), non può essere raggiunto da uno più rapido (Achille); perché quello che segue (sempre Achille) deve arrivare al punto che occupava quello che è inseguito (tartaruga) e dove questo non è più (quando ci arriva Achille); in tal modo il primo (tartaruga) conserva sempre un vantaggio, anche se piccolissimo, sul secondo (Achille).».
Paradosso e paraculo sono spesso sinonimi come vedete. Spesso.
Maurizio Silenzi Viselli