Italia-30/07/2015:RENZI: RIFORMA PENALE.
RENZI: RIFORMA PENALE. #STAISERENABANDABASSOTTI
Renzi mantiene la promessa sull’avanzata delle riforme.
Con l’avallo del Senato finalmente da oggi chi sarà beccato col sorcio in bocca a rubare qualcosa potrà appellarsi al “fumus persecutionis”. Per chi non masticasse il latino saremo più chiari; potrà dichiarare: “Er giudice ce l’ha co’ me! Me perseguita st’infame!”. Ora è chiaro che se il giudice ce l’ha con voi, significa che voi siete innocenti. Questa è la prima riforma.
Seconda riforma. Se in un’intercettazione vi hanno sorpreso a programmare il rapimento di un certo riccone, si procederà immediatamente all’arresto del riccone. Quale migliore prevenzione di questa? Tolta di mezzo l’occasione, l’uomo non sarà più ladro (1° comma). Naturalmente sarà arrestato e frustato anche l’intercettatore, in base al nuovo principio del diritto: occhio non vede, cuore non duole e, orecchio non sente, reato assente.
Novità sono annunciate anche per chi inquina. I depuratori ed i corsi d’acqua sversano liquami nel mare? Il sindaco del settore emetterà un’ordinanza di “mare pulito”. A questo nuovo principio di diritto ha fatto da battistrada pilota il Sindaco di Cassano. Goletta Verde ha denunciato il mare inquinato? Lui ha emesso un decreto: “Il mare di Sibari è pulito”. Nel prossimo ordinamento, al decreto sindacale seguirà l’affondamento a cannonate della turpe goletta. A quel farabutto del comandante, come esempio per eventuale altra teppaglia delle stessa risma, sarà inflitta la pena di respirare per almeno un’ora a pochi centimetri di distanza dall’alito del sindaco (se sopravvissuto, in caso di recidiva si toglierà anche le scarpe). Pena severa, spesso letale, ma sacrosanta.
Da indiscrezioni attendibili apprendiamo anche altri principi in via di definizione. La corruzione, ad esempio, si sta studiando come renderla, non solo lecita, ma anche auspicabile. Il principio attualmente visto con maggior favore (disceso dal proverbio: tanto va la gatta al lardo, che gli cresce la pancina) sarebbe quello di rendere delinquenziale il corretto rapporto imprenditore- pubblica amministrazione. In quel caso l’ onesto imprenditore e la sua integra controfaccia pubblica, se scoperti con le mani fuori del sacco, sarebbero subito condannati all’ergastolo e privati dei diritti civili (soprattutto di voto). Mentre, è ovvio, i casi di corruzione saranno sostenuti e sovvenzionati con finanziamenti pubblici (manco a dirlo: a fondo veramente perduto).
Un altro comma in esame. Per smorzare l’effetto di “casta” politica, sarà vietato a chiunque possieda anche solo il diploma di scuola media, di accedere a cariche politiche. Questo di fatto già avviene, ma la sua regolamentazione servirà a rendere ufficiale che, senza un’adeguata e crassa ignoranza, sarà inutile anche solo pensare di fare politica.
Sul fronte delle leggi penitenziarie si sta studiando la norma riabilitativa attraverso la quale i condannati, e detenuti (questa la novità), potranno accedere alle candidature politiche da Capilista e, una volta eletti, scontare la pena riabilitativa in parlamento. Oggi, come si sa, vige ancora l’antiquata norma che permette la cosa solo ai semplici condannati (furto, stupro, associazione a delinquere, truffa ecc.).
Come vedete: altro che solo promesse! Grandi riforme in pentola! Siete tutti invitati alla grande festa della Banda Bassotti (lasciate a casa il portafoglio).
Maurizio Silenzi Viselli