Rocca Imperiale-24/08/2015:Due mete turistiche della nostra Calabria ( di Vincenzo Manfredi)
Due mete turistiche della nostra Calabria
di Vincenzo Manfredi
Quest’anno ho trascorso con mia moglie due periodi di vacanze nella nostra Calabria, che meritano di essere segnalate e raccomandate. Un primo periodo, in luglio, dal 25 al 31, nel Parco Nazionale della Sila. La Sila non ci delude mai: clima ottimo, aria saluberrima, senza sorprese, che spesso il nord ci riserva. Altrove temporale violenti, ma qui, in Sila, come 20 anni fa (mia ultima vacanza) tempo sempre buono.
Una vacanza organizzata dall’ufficio di Pastorale Famigliare della Diocesi di Tricarico. Una vacanza di relax e di arricchimento spirituale sotto la guida costante, ma discreta, di S. E. il Vescovo Mons. Vincenzo Orofino, la cui presenza non la si avvertiva se non nei brevi chiari interventi di natura spirituale in pochi incontri giornalieri, inseriti opportunamente, che non annoiavano, anzi erano piacevoli; noi tutti, cioè, non sentivamo il peso della sua indubbia autorevolezza. “Andava sempre al concreto” e all’essenziale, perciò non “prediche” lunghe noiose ripetitive, come invece spesso accade di sentire, dove si ha la sensazione che l’oratore ami parlare a se stesso, ami sentirsi, ascoltare la propria voce.
Dimora in Residenza Lorica (1315 metri di altitudine), una struttura alberghiera accogliente dove ci sentivamo a casa nostra. Molte passeggiate, ma distribuite nella giornata in modo tale da non stancare mai, nonostante l’età media del partecipanti non più molto giovani.
Una vacanza veramente rilassante distensiva in una zona dall’aria salubre
Una nota in parte non positiva.
Escursione a piedi: un percorso di tre chilometri per visitare l’Area Protetta del Parco (con servizio di accompagnamento di una guida,) la metà del quale in salita adatta per far ossigenare i polmoni di aria purissima e perciò saluberrima. Si parte dalla località Cupone sul lago Cecita, nella Sila Piccola, dove vi è uno dei due Centri Visita del Parco, un vero museo verde, il museo della biodiversità.
La nostra guida Tonino Monaco, gentile e molto preparata, lungo il cammino ci illustra la ricca varietà della vegetazione e la fauna del Parco (tra cui il lupo – il simbolo del Parco -, il cinghiale, il capriolo, il cervo di recente reintroduzione, la volpe, lo scoiattolo, il gatto selvatico, … ).
Lungo il tragitto, però, non una panca, un qualsiasi sedile. Un consiglio per i Responsabili del Parco: disporre ogni due-trecento metri qualche panca, un qualsiasi sedile ricavato ad esempio da qualche tronco d’albero, qualche servizio igienico e un punto di ristoro a metà percorso, alla fine della salita, altrimenti la stanchezza fa diminuire l’interesse del percorso.
Altra meta da segnalare: Acquappesa-Guardia Piemontese.
Dall’ otto al venti agosto ospite al Luigiane B e B., una struttura a un centinaio di metri dalle famose Terme con le sue acque curative (classificate I° super – con il più alto grado solfidrometrico d’Italia), immersa nel verde, a due chilometri dal mare, i cui proprietari ce la mettono tutta per soddisfare le esigenze dei clienti.
Insomma una località che permette di avere a disposizione monti (Guardia a pochi chilometri), terme e mare.
Comunque la zona è ricca di molte altre valide strutture alberghiere: è una meta, quindi, interessante per anziani e giovani.
E la zona dista pochi chilometri da località importanti che costellano il litorale tirrenico: a sud Fuscaldo, Paola con il Santuario di San Francesco, Amantea; verso nord: Cetraro, Belvedere con il castello angioino aragonese, Diamante, e altre ancora.