Rocca Imperiale-27/08/2015: Intervista a Mogol (di Franco Maurella)

ROCCA IMPERIALE: UNA SERATA CON MOGOL, IL POETA

di FRANCO MAURELLA

La prima stele, in ceramica di Grottaglie, è stata svelata. Vi sono impressi i versi del poeta Giuseppe Minniti che con la poesia “Ora d’Aria” ha vinto la VII edizione del Festival “Il Federiciano” che anche quest’anno ha fatto registrare numeri ragguardevoli come i 2.300 partecipanti al concorso. Un successo anche l’estemporanea di poesia con i poeti che hanno composto versi nel centro storico cittadino per poi recitarli nel castello federiciano.  Ma i fuochi d’artificio per il VII Federiciano, patrocinato dal comune di Rocca Imperiale retta dal sindaco Giuseppe Ranu’,  non sono ancora tutti esplosi. Una delle prossime serate speciali sarà quella di giovedì 27 agosto, giorno in cui in Piazza d’Armi, in quello che fu il castello di Federico II di Svevia,  ritornerà da mattatore e protagonista di un talk show condotto dall’editore Giuseppe Aletti, Giulio Rapetti, ovvero IL POETA MOGOL. A rendere ancora piu’ straordinaria la serata sarà la presenza contestuale di Omar Pedrini, autore e chitarrista dei Timoria che canterà alcuni dei suoi successi. Raggiungiamo Mogol al telefono ad Avigliano Umbro (Terni), presso il Centro Europeo Toscolano, la scuola che fin’ora ha formato e diplomato 2.500 ragazzi che, ci dice Mogol, “hanno raggiunto livelli straordinari perché noi al Cet ci occupiamo di creatività e formiamo interpreti e artisti a tutto tondo attraverso l’io psicologico e la full-immersion in un ambiente che concilia lo studio ed è il migliore del mondo”. “Quando gli allievi – aggiunge Mogol – partecipano ai saggi, sono già tutti artisti”.   Detto quindi della sua creazione che lo rende orgoglioso ed alla quale Mogol tiene tantissimo, si presta, con fare garbato e  disponibilità, a rispondere ad alcune domande. La prima: Lei torna per il secondo anno consecutivo a Rocca Imperiale, C’è un feeling particolare con la cittadina de Il Federiciano?

R.: Ho un ottimo rapporto in generale con la Calabria che ritengo sia gestita da persone che si preoccupano dei giovani. Sto prendendo accordi per il mio prossimo impegno, ovvero creare un istituto per ragazze obese che vanno aiutate per la loro patologia.

D.: E con Rocca Imperiale?

Con Rocca Imperiale il rapporto è speciale anche per gli allievi che, grazie alla borsa di studio istituita con Il Federiciano, possono frequentare il Cet. Lo scorso anno sono stato io a decidere la  poesia vincitrice del concorso e la conseguente partecipazione al Cet dell’autrice, molto brava e della quale sono oltremodo contento. La cultura popolare è importante e il Ministero della pubblica istruzione e quello della cultura dovranno integrare nei Conservatori la musica pop che al momento non trova spazi idonei.

D: A Rocca la sua stele in ceramica con impressa la poesia Emozioni, fa bella mostra di se ai piedi del castello. Le è piaciuta l’idea?

R.: Mi ha fatto molto piacere e ho ritenuto la stele alla stregua di un premio speciale a cui tengo tanto. Giuseppe Aletti, l’editore che ha ideato e promosso il Festival di poesia Il Federiciano, ha fatto una grandissima cosa ed i frutti si vedono se oggi torno con gran piacere a Rocca Imperiale.

D: La musica leggera italiana: meglio oggi o ieri?

R: Mi dicono, da piu’ parti, che durante i concerti o le feste di piazza, quando l’artista sul palco  canta brani degli anni ’60 e ‘70 è tutto il pubblico a cantare. Segno che quelle canzoni sono nella storia, si tramandano. Quelle di oggi forse no. Dunque, il mio pensiero è fin troppo chiaro.

D.: Oggi molti cantanti sono meteore nel firmamento della musica leggera italiana. A cosa è dovuto?

R.: Un po’ a quello che abbiamo detto prima e, molto,  è dovuto perché arrivano al successo prima di essere artisti e quindi vi è una selezione naturale. Fino a quando il brano cantato tira va tutto bene ma poi, si sparisce dalla scena perché non si è ancora artisti a tutto tondo.

D: Una cosa alla quale Mogon non rinuncerebbe mai.

R: Sicuramente alla mia libertà di pensiero ed alla mia auto-gratificazione per la quale ho speso tutte le mie energie.

D: E di cosa farebbe volentieri a meno il maestro Mogol?

R: Farei a meno di tutte quelle trasmissioni televisive ingannevole e surreali come i reality ai quali i giovani partecipano anziché frequentare le scuole per diventare artisti professionisti.

D: Il 30 agosto la serata de Il Federiciano sarà dedicata a Mango, all’amore per la sua poesia e la sua terra. Grazie a lei Mango non ha rinunciato alla carriera e con Oro da lei scritto è cominciata una proficua collaborazione professionale. All’evento interverrà la moglie di mango, Laura Valente.

R.: Mi sarebbe piaciuto esserci. Mango è il piu’ grande tra i cantautori, musicisti e scrittori italiani. Merita l’attenzione de Il Federiciano e la platea di Piazza d’Armi.   

L’attesa per l’evento è già frenetica e Piazza d’Armi sarà già stracolma qualche ora prima dell’inizio della serata.