Trebisacce- 28/08/2015: Francesco Chiaromonte non c’è più.
Trebisacce: 28/08/2015
Francesco Chiaromonte non c’è più.
Questo pomeriggio i funerali nella Parrocchia Madonna della Pietà di cui è parroco Mons. Gaetano Santagada. La bara è partita alle 17,30 da Via Alfredo Lutri e accanto al Parroco Mons. Santagada, il diacono Sebastiano Indraccolo e Lofrano Michele con la bandiera dell’Associazione Combattenti e Reduci e al seguito i parenti a cominciare dalle due figlie Maria Carmela e Maria Filomena, i generi, il fratello Antonio, le sorelle Anna e Elvira, la cognata, i nipoti e un lungo corteo di persone di Trebisacce, di Rocca Imperiale e da altri paesi. Ognuno dei presenti ricorda qualche episodio legato al Cav. Francesco Chiaromonte, classe 1920. Il Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, Michele Lofrano, racconta che ha perso il suo braccio destro perché l’amico “Ciccio” ricopriva la carica di Vice Presidente dell’’Associazione e insieme avevano condiviso tanti momenti belli e importanti nella comunità. Ricorda di quando si sono recati presso il Museo delle Cere di Rocca Imperiale per realizzare insieme con il Direttore Pino Tufaro il personaggio dell’eroe, medaglia d’oro al valore militare, Alfredo Lutri. Di quando, su iniziativa del Prof. Dante Brunetti, insieme hanno incontrato gli studenti della scuola media per parlare dell’esperienza di vita vissuta sulla seconda guerra mondiale. Ricorda che Francesco Chiaromonte ha persino vissuto la triste esperienza della prigionia in Africa. Una lezione in classe che gli studenti hanno tanto apprezzato. Ancora si ricorda di aver fatto omaggio al Monumento dei Caduti, in Piazza Mazzini, di un quadro contenente all’interno delle immagini di alcuni militari morti per la Patria, da ricordare. E ancora viene fuori la partecipazione a tante manifestazioni organizzate dall’amministrazione comunale fra le quali il costante appuntamento del 4 novembre, sempre insieme Ciccio e Michele con la bandiera che portavano in corteo con tanto orgoglio. E’ stato sempre bene e attivo, ma negli ultimi mesi Ciccio ha sofferto molto per motivi di salute sino a concludere la sua esistenza in vita. E lo ricordano come imprenditore gioielliere i tanti clienti come una persona seria, affidabile, cordiale, rispettosa e seria. Così com’era affettuoso e responsabile in famiglia e amorevole con i nipotini. Anche nello sport è stato presente e non è mai mancato il suo personale supporto ai tifosi Juventini e il Club Doc Trebisacce Bianconera lo aveva all’unanimità eletto Presidente Onorario. Si alzava presto al mattino e aspettava l’amico Mimmo Fortunato per consumare al Bar 2001 il primo caffè e allegramente scambiare con i presenti qualche momento di sana conversazione. Gli amici rocchesi lo ricordano quando da ragazzino a piedi percorreva ben 7 Km. Per raggiungere la scuola che frequentava con profitto. I sacrifici fatti in giovinezza e l’esperienza della guerra avevano irrobustito la sua struttura caratteriale. Con sacrifici e senza aiuti ha iniziato la sua carriera di imprenditore riparando, da autodidatta, orologi e piano piano è riuscito ad imporsi sul mercato portando la sua oreficeria ad essere punto di riferimento. Una persona completa e di esempio per molti. Una persona perbene che lascia la comunità e la rende oggi più povera. Addio Don Ciccio e riposa in pace. Amen.
Franco Lofrano