Rocca Imperiale-02/10/2015:Opportunità di lavoro agricolo per tanti potenziali giovani imprenditori

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Rocca Imperiale:02/10/2015

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 “La Terra ai Giovani” e  su questo interessante tema si è svolto  l’incontro pubblico, lo scorso giovedì 1 ottobre , presso la Palestra Comunale, nella marina, organizzato dall’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Giuseppe Ranù. I relatori hanno trattato e presentato, ai numerosi cittadini intervenuti, la proposta di Legge Regionale sulla dismissione e locazione dei terreni agricoli o a vocazione agricola abbandonati di proprietà della Regione Calabria. Sostanzialmente ci sono circa 7000 ettari di terreni di proprietà della Regione Calabria inutilizzati che potrebbero creare una vera possibilità di occupazione per i giovani interessati al settore agricolo e attualmente disoccupati. Si apre una speranza e una svolta occupazionale. Certamente bisogna procedere con una mappatura reale per quantificare la reale consistenza dei terreni regionali e anche per quelli comunali, ma teoricamente esistono i presupposti per una potenziale occupazione giovanile, se i giovani accetteranno di legarsi alla terra trovando la giusta motivazione, non esclusa quella reddituale. E’ stato anche sollevata, dal già sindaco rocchese Vincenzo Marino, la necessità di estendere la possibilità di ingresso in agricoltura, anche a quelle persone che hanno superato il limite di età previsto dalla futura legge, ma che sono senza capacità reddituale come gli LSU e i cassintegrati che rappresentano una bomba sociale e che pertanto il disegno di legge prima che venga discusso in commissione dovrebbe considerare. E’ stato ancora fatto presente dal Signor Mario Morano al consigliere regionale, On.le Carlo Guccione, che esistono in ogni comune dei terreni comunali e privati disponibili, ma che sono poco appetibili per la mancanza di acqua, di luce e di accessibilità per i quali occorre trovare una soluzione pena l’inutilità di proporre a un giovane di utilizzare un terreno a queste condizioni che non rappresentano un futuro economico accettabile. Il Consorzio di Bonifica-è stato detto-si dovrebbe far carico di risolvere il problema dell’irrigazione sui terreni montani e marginali. Sull’accesso al credito agricolo ci sono buone notizie perché l’Ente Economico del Governo , l’Ismea, provvederà a rendere agevole le operazioni di finanziamento su richiesta. Intanto si richiede professionalità al neo imprenditore agricolo e a tal fine il progetto di legge prevede, per fare acquisire la qualifica professionale richiesta, l’avvio di percorsi formativi per il riconoscimento di imprenditore Agricolo a Titolo Principale (IATP) ai sensi del decreto legislativo n.99/2004. Dopo la introduzione al tema e il saluto istituzionale del vice sindaco Francesco Gallo, nel ruolo di moderatore, il primo cittadino Ranù, ha sottolineato che lo scopo dell’incontro è informativo sulla proposta di legge che aprirà le porte a diversi giovani rocchesi e del territorio. Questo  perché il comune è a forte vocazione agricola e sia perché i genitori -agricoltori hanno sempre trasmesso ai figli l’amore per la terra che con sacrifici e per generazione hanno acquisito a proprietà e che non vorrebbero abbandonare. Difendiamo i giovani, l’agricoltura e il territorio, ha affermato Ranù. La scelta fatta dall’amministrazione comunale ben 14 anni fa, ha sottolineato Ranù, di dare vita al  Consorzio del limone ha oggi dato i suoi frutti positivi e difatti il limone Igp rappresenta un prodotto di eccellenza e riconosciuto sui mercati. A tal proposito Ranù ha ricordato che già da mesi è stato chiesto alla Regione il cambio di destinazione d’uso della cantina sociale, ma si è in attesa di risposta. La volontà dell’amministrazione, ha spiegato Ranù, è quella di usare l’immobile della cantina sociale per avviarci l’attività di trasformazione del limone ed evitare l’attuale inutilizzo di un bene pubblico. Per l’On.le Franco Laratta (consigliere Ismea) si tratta di una idea felice e la futura legge consentirà di introdurre nel settore agricolo tanti nuovi giovani imprenditori che opportunamente seguiti dagli agronomi potranno realizzare il loro obiettivo e ottenere anche finanziamenti dall’Ismea. Successivamente i giovani imprenditori con la loro apertura mentale di aggregheranno in cooperative e faranno rete perché hanno già compreso che l’opportunità vera, oggi, è rappresentata dall’agricoltura che si lega con il turismo, con la tutela ambientale e del territorio. Quindi una vasta gamma di opportunità concrete. Anche il corso di laurea universitario in Scienze Forestali registra un aumento grande di iscritti, e questo elemento la dice lunga sul futuro dell’agricoltura. Per il sindacalista della CGIL di Castrovillari, Angelo Sposato, è giunto il momento di essere uniti e di creare le condizioni per facilitare l’accesso dei giovani in agricoltura anche a quelli che non hanno terra. La Calabria oggi deve fare qualcosa per i giovani, non è importante chi fa cosa. Occorre unione e non divisione per raggiungere l’obiettivo. Togliere dall’abbandono tanti ettari di terra regionale sarà un fatto importante per l’occupazione dei giovani e per la tutela del territorio. Per l’agronomo Michele Santaniello, che si occupa di filiera, l’agricoltura per prodotti di eccellenza o meno ha bisogno di terreno. Da qui l’importanza di questa legge. La nuova programmazione del PSR prevederà anche nuovi parametri per consentire l’accesso facilitato dei giovani in agricoltura. Tanti sono gli incendi dolosi e avere la possibilità di avviare dei giovani alla vigilanza e prevenzione del territorio rappresenterà di per se una ricchezza ambientale. Tecnicamente, ha concluso il relatore, la legge è importante perché l’agricoltura è una realtà di eccellenza. “In Calabria non mancano le risorse!”, ha esordito il consigliere regionale Carlo Guccione, primo firmatario della proposta di legge regionale, nel suo intervento conclusivo. Quattro miliardi di euro da spendere dal 2016 al 2020. La nuova classe dirigente si misurerà sulla capacità di saper spendere queste risorse. Dobbiamo avere un rapporto quasi quotidiano con il territorio, con gli imprenditori. La sfida è il rapporto Stato-Territorio. Spendere in investimenti ogni anno un miliardo di euro rappresenterà una realtà economica importante. Agricoltura, Turismo, Ambiente sono i grandi settori per lo sviluppo calabrese. In questa crisi tira solo l’agricoltura.  Anche l’Expo si pone il problema di come nutrire bene la popolazione e in modo corretto nel prossimo futuro. La soluzione è di dare la terra ai giovani e ci prenderemo anche i terreni confiscati alle mafie. Oggi l’azienda agricola significa capacità alberghiera, fattoria didattica, fattoria sociale, e significa mettere in sicurezza il territorio. In un mercato globale i produttori devono stare insieme e assicurare un certo quantitativo di produzione e di qualità.

. Franco Lofrano