Trebisacce-08/11/2015: Celebrato il 4 novembre in onore dei caduti in guerra.
Trebisacce:08/11/2015
Celebrato il 4 novembre in onore dei caduti in guerra.
La cittadina di Trebisacce ha celebrato, come ogni anno, il 4 novembre, seppure di domenica 8 novembre, un posticipo voluto dagli organizzatori per consentire una partecipazione estesa, essendo il 4 novembre 2015 un giorno lavorativo. E’ risaputo che il 4 novembre è il giorno della commemorazione dei caduti di tutte le guerre, del ringraziamento ai militari in servizio, in Italia e nelle missioni internazionali all’estero, di Festa per l’Unità Nazionale. II 4 novembre 1918, infatti, aveva termine il 1° conflitto mondiale – la Grande Guerra – un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l’inizio del ‘900 e che ha determinato radicali mutamenti politici e sociali. In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi. Anche quest’anno e con questo spirito l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Mundo, ha voluto organizzare una solenne manifestazione allo scopo di ricordare tutti i caduti in guerra e per ringraziarli del sacrificio più alto per aver donato la propria vita per la pace, la giustizia, per la Patria e per l’unità nazionale. Il corteo, preceduto dalla banda musicale trebisaccese e con al seguito le autorità civili, militari, la protezione civile, l’associazione dei Combattenti e reduci, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Gruppo Scout dell’Agesci, l’Associazione Marinai d’Italia, la polizia municipale e tanti cittadini da piazza della repubblica si è portato sulla centralissima A. Lutri e attraversando Corso Vittorio Emanuele III ha raggiunto la piazzetta dei caduti in mare, sul lungomare, dove è stata deposta la prima corona. Successivamente il corteo ha raggiunto la Parrocchia Madonna della Pietà per la Santa Messa celebrata dal parroco Mons. Gaetano Santagada, supportato dal Diacono Sebastiano Indraccolo e dall’accolito Eduardo Magnelli. Una bella occasione raccolta dal parroco per inviare ai fedeli, tra i tanti inviti educativi, un cristiano messaggio di Pace e contro le guerre. Ha ancora ricordato che la memoria dei caduti per la Patria serve a ricordare che nel quotidiano occorre operare per costruire la Pace e una società fondata sul rispetto, sull’amore , sulla fratellanza. “Chi predica la guerra non è figlio di Dio!”, ha concluso la pregnante omelia il Parroco Santagada. Tutto il corteo si è, quindi, spostato in Piazza Monumento dove è stata riposta la seconda corona d’alloro e Capo Colucci (Presidente dell’Associazione ANMI) nel porgere il saluto ai caduti ha sottolineato che:”Non possiamo e non dobbiamo dimenticare le persone cadute nell’adempimento del loro dovere a Nassiria il 12 Novembre 2003 con 19 vittime del terrorismo, tra cui 12 militari dell’Arma dei Carabinieri, 5 Militari dell’Esercito e 2 Civili ed altri caduti nel corso delle Missioni di Pace. Tutti servitori dello Stato, deceduti per la Patria e in nome della Repubblica”, e, quindi, è passato a premiare alcuni soci: Roma Filomena, Conte Anna Domenica, Gatto Caterina, Elia Mariangela, 1° Maresciallo Luogotenente Mazzotta Fabio per i suoi 20 anni di iscrizione all’Anmi. Ha ancora ricordato la figura di Francesco Chiaromonte, recentemente scorparso, reduce e prigioniero in Africa e già Vice Presidente dell’Associazione combattenti e reduci, presieduta da Michele Lofrano. E’ domenica e non si va a scuola. Gli studenti del Filangieri sono,però, lì presenti e compiti. Vogliono esserci per dare il proprio contributo alla manifestazione che ricorda i caduti. La storia è maestra di vita. E loro ci sono, anche oggi, con gli adulti, per raccontarla e scriverla con il ricordo del passato, ma con un futuro di pace e di crescita culturale nel cuore. Successivamente la studentessa del corso per il Turismo del Filangieri, Flavia Budo, sostenuta dal bellissimo gruppo delle sue amiche hostess, che hanno contribuito a impreziosire la manifestazione, accompagnate dalla Dirigente Scolastica Dottoressa Domenica Franca Staffa e da diversi docenti e non (Mariella Gioia, Maria Algieri, Pino Cozzo, Pino Adduci, Antonio De Santis, etc.), ha declamato ottimamente bene una poesia scritta dal dipendente comunale Egidio La Polla dal titolo Alfredo Lutri che riporto integralmente: Era mondiale, la Seconda Guerra,/con armi nel cielo, nel mare ed in terra!/ E in Russia era l’11, del mese di Agosto,/con tanta nebbia, ed il sole nascosto,/come se l’astro,non volesse vedere,/ quello che stava, per accadere!/ Infatti quel giorno, del “41”,/ sembrava che al fronte, non ci fosse nessuno,/ma solo loro, in sella alla “Guzzi”,/ Alfredo Lutri, e Germano Narduzzi,/ i due Bersaglieri, con le piume in elmetto,/ e impavido cuor, che pulsava nel petto,/poco più che ventenni, e la vita davanti,/ e il pensiero rivolto, ai congiunti distanti!/ E mentre erano, in perlustrazione,/udiron nell’aria, detonazione,/causata dal fuoco, del nemico nascosto, in quel giorno crudele, nel mese di Agosto!/ Entrambi colpiti, proseguiron percorso,/ mentre Alfredo guidava, con Germano sul dorso,/ e tra l’urente dolore, ed il sangue grondante,/ tornarono al campo, dal Comandante,/ che messo in guardia, dai due soldati,/ riuscì a evitare, ulteriori agguati!/Ma oltre al coraggio, e determinazione,/ Alfredo fu esempio, d’abnegazione,/perché morente, indicò con la mano,/ di prestare soccorso, prima a Germano,/ ma subito dopo, questo nobile gesto,/ chinò il capo, in modo funesto!/Questa è di Alfredo, la triste storia,/intrisa di sangue, e coperta di gloria!/ Però purtroppo, ai suoi genitori,/non sono bastati, medaglie ed onori,/ che han sempre sperato, sino all’ultimo istante,/ di andare incontro, a quel treno “fumante”,/ che con suo “fischio”, avrebbe annunciato,/ il ritorno del figlio…così tanto anelato!!/–Sono versi toccanti che il pubblico presente ha molto gradito e che ha ripagato con un grande plauso corale. Da batterista e amante della musica, l’Egidio La Polla, probabilmente si sarà ispirato al famoso cantautore Fabrizio De Andrè. Intanto attorno al Monumento dei caduti, in Piazza Mazzini, in alta uniforme i militari delle varie Forze Armate, il Parroco Mons Gaetano Santagada insieme con il diacono e l’accolito, i giovanissimi studenti dell’Istituto Comprensivo “C. Alvaro” di Trebisacce, accompagnati da diversi insegnati e dalla dirigente scolastica Laura Gioia. Presente e pronta la banda musicale di Trebisacce a intonare a tema le musiche durante le pause e quando il momento lo richiedeva. Presenti anche i familiari dell’Eroe Medaglia D’Oro Alfredo Lutri. Presente, come sempre, a testimoniare i combattenti e reduci delle guerre, il presidente della locale associazione combattenti e reduci, Michele Lofrano con la sua bandiera tricolore in mano e pronto a porgere il proprio saluto, con il suo discorso, qualora fosse stato invitato dagli organizzatori, tempo permettendo. Una persona, il Michele Lofrano, che ancora neppure diciottenne è partito da Albidona per la Cavalleria di Bagnoli (Napoli) e ha vissuto i momenti di guerra e invia sempre con testi e in modo verbale, nelle scuole, ai giovani deputati a costruire una società migliore che la guerra non porta che morti e che bisogna operare per la Pace. I caduti in guerra vanno sempre ricordati e rispettati perché è il passato che ci aiuta a capire il futuro che deve parlare di Pace e non di guerra. La parola è, quindi, passata al Sindaco Francesco Mundo, circondato da quasi tutti gli amministratori, che durante il suo passionale intervento ha, tra l’altro, sottolineato che: ” L’Unità d’Italia, ha consentito di avere una sola identità: siamo davvero “popolo” con una comune storia, con un comune sentire, con comuni valori. Il nostro cammino verso il progresso e verso il futuro procede lungo una strada segnata dalla storia pacifica e progressista che vogliamo continuare a percorrere. Per i giovani, auspico che sia sempre presente tra di loro l’amore per la nostra Patria, espressione di una comune fratellanza e di una identità collettiva. La nostra Città si inserisce, a pieno titolo, nel cammino celebrativo della memoria condivisa che si richiama ai valori fondanti della nostra Repubblica. I due terribili conflitti mondiali del novecento hanno visto la partecipazione dolorosa anche di Trebisacce e dei suoi figli, che hanno offerto un contributo decisivo al processo di affermazione della democrazia e della nostra Italia. Oltre Santino Alfredo Lutri, molti altri giovani hanno combattuto eroicamente perdendo la vita. Questo monumento ne celebra e ne ricorda il sacrificio”. La manifestazione è terminata e tutti possono fare rientro nelle proprie abitazioni e per tutti è stato un momento interessante parteciparvi, ma soprattutto per adulti e giovani si apre un momento personale di riflessione: agire nel quotidiano per l’affermazione della Pace e rimanere distanti da ogni forma di violenza e di guerra. Lo vuole Papa Francesco, lo predicano i combattenti del passato storico, lo vogliono le autorità tutte, lo reclamano le persone, il popolo, che ha tanto bisogno di serenità e di credere in un futuro migliore per i propri figli.
Franco Lofrano